Adware, il prezzo della libertà



Come si è visto, casi del genere si sono verificati praticamente da quando Internet è diventata un servizio di massa; l’esplosione del fenomeno spyware è però relativamente recente e possiamo individuarne l’inizio all’incirca nei primi mesi del 1999, con il lancio del network Conducent, anche se il software Go!Zilla della concorrente Radiate esisteva già dal 1997.
In questo periodo diversi programmi precedentemente distribuiti del tutto gratuitamente (freeware) o come shareware (ossia scaricabili e distribuibili gratis ma a patto di registrarsi a pagamento qualora si utilizzi effettivamente il programma, magari dopo un determinato periodo di prova) cominciano a trasformarsi in “adware“, ossia programmi gratuiti per l’utente ma supportati economicamente da inserzioni pubblicitarie, generalmente sottoforma di banner simili a quelli presenti sulle pagine web. Tali tecnologie di distribuzione pubblicitaria sono state finora essenzialmente appannaggio di due soggetti: Aureate (oggi Radiate,) e Timesink/Conducent (ormai inattiva). Ci sono altri concorrenti magari più piccoli ma altrettanto agguerriti (Cydoor, Web3000, WhenU.com).
Tra i software più popolari che tuttora utilizzano o che hanno fatto uso di questo tipo di modalità distributiva, troviamo alcuni titoli notissimi: il mailer Eudora, varie versioni del client CuteFTP, Getright, utilizzato per scaricare file molto grandi dalla rete effettuando il resume (ossia ripartendo da dove si era rimasti all’ultimo collegamento senza dover riscaricare il file da capo; da ricordare che Getright è popolarissimo tra coloro che di frequente effettuano download di programmi o di Mp3). E ovviamente non manca Go!Zilla, il “download manager” prodotto dalla stessa Radiate e in circolazione da quattro anni, con un parco utenti (secondo i dati pubblicati sul sito della casa madre) di ben 18 milioni di unità. Inoltre, portali come Lycos hanno stabilito accordi precisi nel recente passato per distribuire gli adware contenenti la tecnologia “spia” di Conducent.

Pubblicato su: http://mytech.it/flash/2001/07/16/adware-il-prezzo-della-liberta/