Beppe Grillo & i pirati svedesi



Che c’entra il Piratpartiet svedese con il contestatore della scena politica nostrana per eccellenza, Beppe Grillo?

Certo, Grillo da anni fa uso (e con successo) di blog, siti, YouTube e dintorni per esprimere le proprie idee e dare spazio a discussioni di vario tipo.
Ma quella di qualche giorno fa è stata una discreta sorpresina.

“Buongiorno Milano e Teatro Smeraldo” – esordisce il vocione che prosegue però in inglese: “I’m Rick Falkvinge, founder and leader of the Swedish Pirate Party“. L’intervento video della durata di undici minuti, in uno degli eventi organizzati da Grillo (e ovviamente riproposto all’istante su Beppegrillo.it dove è reperibile la trascrizione in italiano) è reperibile in originale su YouTube).

Falkvinge esprime le sue posizioni facendo una rapida storia del copyright e del “monopolio sulla cultura e conoscenza”. Per lo svedese, controllo dell’informazione = controllo della cultura e della conoscenza e, di riflesso, potere politico. Ricorda l’atteggiamento della Chiesa Cattolica nel medioevo o quello diverso, ma mirato a raggiungere gli stessi scopi, del governo inglese nel XVI secolo. Le limitazioni alla libertà di stampa prima e nei secoli successivi i tentativi di “bloccare” e porre sotto controllo ogni nuovo mezzo d’informazione (giornali, radio, televisione via etere e satellitare).

Prosegue Falkvinge: “Qualcosa di estremamente interessante è successo negli ultimi 10 anni. Di colpo se fai parte dell’informazione sei automaticamente anche un editore che pubblica informazione e sei in grado di trasmettere a chiunque altro che voglia ricevere informazione. Questo non è mai successo. Se sei connesso a Internet puoi trasmettere ma anche ricevere. Sei un editore verso il mondo intero. E questo è molto pericoloso per chi oggi ha il vantaggio informativo.”

E ancora: “Non aspettare per l’autorizzazione di nessuno, non chiedere il permesso e non aspettare nessuno se vuoi pubblicare qualcosa. Se vuoi perorare una causa puoi farlo direttamente.” E riguardo alla recente vittoria alle Europee: L’ingresso del Partito dei Pirati nel Parlamento Europeo e il fatto che i nostri attivisti siano ora tra le 27 persone che stanno determinando il pacchetto telecom per il Parlamento Europeo ne è la prova. Non abbiamo usato i vecchi media e non ne abbiamo bisogno.”

Davvero curioso questo collegamento tra Grillo e la formazione svedese. I “grillini” pronti a confluire in un futuro “Partito Pirata” all’italiana? Chissà.