Bitcoin: verso i 1.000 dollari, e oltre



Continua la corsa della valuta virtuale che – superata la soglia dei 500 dollari – prosegue verso un altro traguardo importante

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Il 17 novembre 2013 Bitcoin sfonda la soglia psicologica dei dei 500 dollari su Mt.Gox: e prosegue la corsa, avviandosi probabilmente verso una fase di ulteriore crescita.
E’ successo mentre da noi è un tranquillo e un po’ uggioso pomeriggio di una domenica autunnale.
Non esattamente il momento in cui ci si aspetterebbero grandi operazioni di borsa o cose del genere.
Il Nasdaq è fermo da un paio di giorni, l’eccitazione per Twitter sembra aver avuto una battuta d’arresto.

Eppure questo mondo del “trading parallelo”, in cui circolano diverse cryptocurrency, spesso legate in qualche modo al Bitcoin per valore o per motivi strutturali, sembra non fermarsi mai, come non si ferma l’attività di mining: la “corsa all’oro” dei nostri giorni. Che non è più la ricerca del prezioso minerale scavando nelle miniere e setacciando materiale nelle acque dello Yukon o del Klondike, ma la ricerca – per alcuni frenetica e fatta con dispendio di energia elettrica oltre che di apparecchiature anche costose – di blocchi di monete virtuali, fatta attraverso la rete e mediante un sistema di calcolo distribuito.
Valuta virtuale, dicevamo, che però ha ormai un valore decisamente reale. E la corsa non si arresta al traguardo dei 500$: in serata, poco dopo le 21, un Bitcoin vale 517 dollari; poco prima di mezzanotte, oltre 531. Lunedì mattina poco prima delle 8 ora italiana occorrono 589 dollari per un Bitcoin. Un’ora dopo, cade anche la soglia dei 600 dollari.

La sera (sempre ora italiana, s’intende) di lunedì 18 novembre, apprendiamo che anche se la media è attorno ai 600 dollari, nel corso della giornata si è toccato anche il massimo di 750$.
Il giorno dopo, Bitcoin raggiunge quota 900, per poi ridiscendere. Ma nel weekend il segno è di nuovo positivo, e tutto lascia intendere che si sia vicini al raggiungimento della somma – fino a poco tempo fa impensabile – di 1.000 dollari per Bitcoin.

Poi, chissà. Dopotutto, la nuova valuta è già stata oggetto di notevoli fluttuazioni, negli ultimi 12-18 mesi. Eppure, sono in tanti a scommettere su un’ulteriore crescita.

Meno di un anno fa, il Bitcoin era noto a pochi e a buona parte di questi suonava come una stramberia per hacker. Valeva circa 30 dollari; nel corso dei mesi passati ci sono stati vari picchi ma anche almeno un crollo quando Mt.Gox – il sito più popolare dove scambiare Bitcoin con altre valute – è stato attaccato. C’è chi ha notato come la cosa fosse abbastanza imbarazzante: un attacco a un servizio centralizzato che paralizza una moneta che per come è strutturata dovrebbe essere interamente decentralizzata.

Poi, il megasequestro: 144.336 Bitcoin trovati in possesso di Dread Pirate Roberts, al secolo Ross William Ulbricht, gestore del famigerato Silk Road, a fine ottobre.
Ma neppure questo sembra aver arrestato la febbre dell’oro digitale: anzi, forse questo evento ha fatto pensare a qualcuno che ormai Bitcoin non è più “quella cosa che i criminali usano per pagare armi e droga su Silk Road”, come nelle più becere banalizzazioni pseudogiornalistiche.

Per i 1.000 dollari a Bitcoin non dovrebbe volerci molto. Forse anche meno di 24 ore. Chissà.
Per il resto, ci vediamo nel futuro. Quando un Bitcoin sarà di uso comune tanto quanto un mp3 oggi.

 

Immagine: un portafoglio cartaceo in Bitcoin (Canton/Wikipedia; GNU Free Documentation License, Version 1.2; tratta da http://en.wikipedia.org/wiki/File:Sample_Bitcoin_Paper_Wallet.png)