BitTorrent & eDonkey2000: nuovi guai per gli utenti… dalle major del porno



Un nuovo gruppo di cause contro singoli (e per ora ignoti) utenti del p2p: dopo discografici e major del cinema, anche i re del porno attaccano “John Doe”

La pratica delle cause contro “John Doe“, ossia contro utenti ignoti, possibilmente da identificare, non è una novità nel mondo del peer-to-peer e delle battaglie sul copyright.

Quello che colpisce dell’ultima ondata di azioni legali è la presenza di alcuni nomi di spicco del mondo dei film e video per adulti: come riportato da Thomas Menneke su Slyck.com lo scorso 1° settembre, ai due grandi gruppi di cause relative al mondo BitTorrent già aperte se ne sono aggiunte altre due.

Quelle già attive riguardavano US Copyright Group e la Lucas Entertainment che no, non è il George Lucas di Guerre Stellari, ma il pornografo Michael Lucas, dedito esclusivamente a produzioni a sfondo gay. Stesso ambito in cui opera Titan Media, uno dei due nomi che si è aggiunto alla lista nei giorni scorsi.

Da notare che Titan ha tirato in ballo eDonkey2000, non BitTorrent, e che in questi gruppi di cause si sta affermando un principio di “complicità”: da un “seed“, il file viene “propagato” da altri utenti, che sembrerebbero diventare corresponsabili delle azioni del primo utente che eventualmente ha messo in circolazione materiale non autorizzato.

I futuri sviluppi di queste cause, dunque, potranno avere un discreto impatto sulla tecnologia usata da torrent e simili, impatto che riguarderà tutto il mondo del filesharing, anche se questa vicenda è partita in buona parte dal mondo della pornografia. Che a pensarci bene, ha sempre prestato attenzione alle novità in campo del copyright.

Il caso più interessante è però quello della VCX. Intanto perché riguarda uno dei film per adulti più celebri della storia, “Debbie Does Dallas“, quasi un pezzo di cultura pop (addirittura adattato tempo fa in un musical teatrale, privo di scene per adulti).

E poi perché in realtà sulla validità del copyright di questo film sussistono grossi dubbi, già sollevati da qualcuno lo scorso anno, nell’ambito di una controversia tra due major dei film per adulti (Arrow e la suddetta VCX) in lite per vari titoli tra cui “Deep Throat” (“Gola Profonda”) altro classico del genere dal copyright piuttosto discusso; anch’esso peraltro scaricatissimo nei network peer-to-peer. “Debbie”, “Gola Profonda” e altri titoli sembrano essere stati pubblicati a suo tempo senza rispettare troppo le norme previste dalla rigida normativa statunitense in tema di diritto d’autore. In altre parole, per una omessa indicazione di copyright o tardiva registrazione all’ufficio competente, diversi di questi titoli potrebbero essere caduti nel pubblico dominio, come in passato è avvenuto anche nel caso di film “mainstream” importanti: celebre è il caso de “La notte dei morti viventi” di George Romero.

Chissà che questa “crociata” – peraltro discutibile come quelle analoghe lanciate in passato dell’industria discografica – volta a colpire singoli utenti dei vari network non finisca con un risultato imprevisto: che un giudice si metta ad esaminare lo status del copyright di alcuni dei vecchi film per adulti, dichiarando così non colpevoli alcune centinaia di “John Doe” e tagliando una discreta fetta di profitti ai ristampatori del genere…

Pubblicato su Mytech