ChatRoulette, la videochat con zapping umano



Da sconosciuto a sotto i riflettori del web in poche settimane: è il momento di ChatRoulette

Genio e sregolatezza: questa abusata espressione ben si addice sia a ChatRoulette che al suo giovane creatore, un diciassettenne russo studente di scuola superiore, che risponde al nome di Andrey Ternovskiy. Il succo è molto semplice, persino banale: un sito web che mette in contatto due utenti del tutto casuali dotati di webcam (l’audio è opzionale) e che consente loro di chattare.

C’erano già cose simili, siti di chat video di gruppo come ivideochat.com, ma questo tipo di servizio normalmente prevede delle stanze pubbliche o private e l’attivazione facoltativa della webcam da parte degli utenti presenti nelle stanze. Si vede un utente alla volta (ma si può essere visti da più persone contemporaneamente) e comunque spesso in questo tipo di situazioni si conoscono perlomeno sesso ed età della persona di cui si sta andando ad osservare la webcam.

Play, Next, Report…

In ChatRoulette non c’é nulla di tutto questo: entrate, attivate la vostra webcam, cliccate “Play” (chiaramente Andrey ha visto la cosa come un “gioco”) ed ecco connettersi la prima cam.

A questo punto può succedere di tutto. Una o più persone, maschio o femmina, di 8 (ma adesso c’é un limite di 16 anni indicato sulla homepage) o 60 anni. Americano, cinese, australiano, italiano, francese e via dicendo.

C’è chi si copre il volto con una maschera di Scream o di V for Vendetta; chi appare molto e chi piuttosto poco vestito; chi appare da solo e chi in gruppo; chi mostra un pupazzo e chi – imbrogliando grazie a programmi tipo Fake WebCam – mostra volti famosi, scherzi, spezzoni di clip pornografiche o genericamente materiale di cattivo gusto (a proposito: se vedete l’immagine di un tizio impiccato oppure di un altro annegato con tutto il suo portatile nella vasca da bagno, siete davanti a un paio di esempi classici di quest’ultima categoria). Il materiale sconveniente può essere segnalato all’amministratore del sito con il tasto “Report“: ma spesso le persone schizzano via su F9 prima che possiate eventualmente fare una segnalazione.

Il sito è letteramente esploso: lanciato a fine 2009, grazie a qualche comparsata sui media americani, nel giro di un mese circa è stato rilanciato da una miriade di siti web e testate tradizionali. Risultato? La prima volta che l’abbiamo provato, nel mese di febbraio 2010, gli utenti oscillavano tra i 7.000 e i 16.000 collegati in contemporanea. Pochi giorni dopo la media era di 30.000-40.000. Andrey sta già lavorando a server più potenti, perché a volte il servizio è fin troppo intasato.

Il bello (e il brutto) dello “zapping umano”

Il brutto di ChatRoulette? Non consentire di selezionare in alcun modo chi vi troverete davanti: sesso (ed eventualmente orientamento sessuale…), età, geolocalizzazione, lingua scritta/parlata ed altri dati sono lasciati al caso. Quindi si possono fare incontri poco piacevoli (il numero di esibizionisti uomini è consistente, a sentire alcuni sondaggio operati online, per i più giovani soprattutto, CR è una sorta di nuova frontiera del cybersex); o semplicemente trovarsi davanti qualcuno che non è esattamente il tipo di persona con cui gradireste conversare o con si riesca a comunicare meglio…

Un’altra cosa poco carina è lo spietato pulsante “Next“, sostituibile anche dal tasto funzione F9: con questo tasto si passa all’utente successivo, interrompendo bruscamente la comunicazione con chi abbiamo davanti. Se userete ChatRoulette, forse non si conteranno le volte in cui sarete voi a cliccare su “Next“; ma statene certi: saranno altrettante quelle in cui altri declineranno spietatamente la vostra offerta di chat, a volte prima ancora di vedervi in faccia. Curiosamente, questa pratica ha fatto sì che in poche settimane espressioni come “to be Nexted” e “F9” diventassero neologismi di uso comune.

Il bello? Anche se ben sepolto tra scherzi, videospazzatura e pornografia casalinga e non (ma il suo giovane creatore dice di aver già migliorato il sistema di “Report”), ChatRoulette è un campionario di varia umanità: la ragazza cinese che dice di essere rientrata dalla Gran Bretagna e di aver scoperto che nel suo paese non può accedere a Facebook; diversi tizi che sfoggiano una chitarra, mentre una band sembra fare le classiche “prove” chiusa nella sua stanzetta; la giovane coppia di Berlino che chatta a turno, saluta cortesemente, poi lui chiede se sappiamo dove ordinare del caffé espresso online: lì da loro è così caro… Un signore italiano da molto tempo residente in Australia è inizialmente restio a mostrarsi. Vediamo la sua maglia, un pezzo di un braccio. Poi si rivela: “sono un po’ vecchiotto”, dice, e il suo volto barbuto mostra un’età apparente intorno ai 55 anni; ma dice di avere ancora molta curiosità quanto a tecnologia. Ci parla di altre cose che usava in passato sul pc. Si ricorda del vecchio oz.org, rete australiana tuttora attiva che forniva server per chattare con Mirc.

VIP su ChatRoulette?

Ci sono personaggi famosi in videochat? Qualcuno su un blog raccontava di aver visto i Jonas Brothers che si collegavano presumibilmente da un aeroporto. Ma potrebbe essere stato uno dei suddetti scherzi.

L’incontro più bello e originale che ci sia capitato? Un ragazzo gioca con una consolle da dj mixando dischi. Lo filmiamo brevemente con HyperCam e gli chiediamo se fa queste cose anche in qualche club. Lui dice di sì, a Londra, e parla di posti come il Ministry of Sound. La sua faccia si vede solo in parte, ma non perché voglia nascondersi, più che altro mostra la sua tecnica. Dice di essere metà del duo Cook & Finn, e di cercare in Google o Facebook. Lo facciamo. Un paio d’ore dopo ci stiamo parlando in Facebook. Era proprio Dan Cook, che si diverte quando gli mandiamo il filmatino e si schernisce dicendo che la performance non era proprio eccezionale.

E ci sono anche i cloni

Il successo di una formula del genere non poteva che generare imitazioni: eccone una per certi versi pedissequa, ma con qualchem miglioramento: ChatRoulette Clone (www.chatrt.info). Con un nome e un indirizzo web ai limiti della citazione in giudizio (ChatRoulette dispone anche di un indirizzo alternativo chatrt.com, il suo clone usa un url analogo ma con estensione .info) il “clone” consente di indicare il proprio sesso e di chattare con chiunque oppure con solo uomini/solo donne. E’ poco, ma forse è già un miglioramento.

…ma attenti alla privacy!

Per finire un consiglio in termini di privacy: ChatRoulette vi espone al mondo, ed esistono programmi come il suddetto HyperCam che catturano alla perfezione anche sequenze in movimento di quello che accade sullo schermo. Fare cose sconvenienti o imbarazzanti davanti a una webcam ed essere nel contempo riconoscibili
non è esattamente la cosa più geniale del mondo, a meno che non stiate cercando di finire su una delle raccolte trash che già spopolano in rete, come BestofChatRoulette.com

[Pubblicato su Mytech]