Google Discover Music: fuori dagli States, proprio non va…
Il tanto strombazzato servizio di ricerche a tema musicale di Google è limitato ai soli utenti americani. Tanto fumo e niente arrosto, per tutti gli altri?
Sembrerebbe uno dei quei casi stile “tanto fumo e niente arrosto”, almeno per noi europei e per tutti gli utenti della Rete non statunitensi.
Google Discover Music è stato lanciato ed è anche visibile online. Peccato che non funzioni. Non per noi italiani, né per chiunque altro risieda fuori dagli Stati Uniti. E non ci sono previsioni per l’espansione in altri paesi.
Google si butta sul mercato americano; okay, i grandi servizi musicali sono tutti lì, ad eccezione dell’outsider Spotify. Comprensibile partire da lì. Ma perché non pensare da subito alle prossime mosse, non annunciare almeno l’allargamento ai principali paesi europei nel giro di qualche mese? Dopotutto non dovrebbe essere una cosa troppo complicata.
E soprattutto, perché rendere visibile una pagina web, con tanto di filmatino dimostrativo YouTube e link di prova, se poi provando a fare una ricerca NON si ottengono i risultati mostrati nel video? Era davvero così complicato inserire una riga di avviso per gli utenti fuori dagli USA?
Invece no. Per avere conferma abbiamo dovuto reperire in rete il racconto di un blogger presente alla conferenza del 28 ottobre alla Capitol Tower di Hollywood: Danny Sullivan di Search Engine Land. “Right, only US right now”, dice R.J. Pittman di Google. Presente tra gli altri Syd Schwartz, un pezzo grosso della EMI, la major che un tempo era proprietaria dell’edificio.
Bell’evento, solo che il tutto suona come ulteriore fumo negli occhi. Ironicamente, la location scelta per l’evento sembra contribuire ulteriorimente all’aspetto farsesco della vicenda: la cessione di un edificio storico come Capitol Tower da parte del gruppo EMI nel 2006 è uno dei simboli più evidenti del declino dell’industria discografica tradizionale degli ultimi anni.
Scegliere di presentare un nuovo servizio musicale online in una situazione del genere sa di bluff e non è nello stile di Google.
Speriamo di sbagliarci, ovviamente… :)
Pubblicato su: http://mytech.it/web/2009/11/03/google-discover-music-fuori-dagli-states-proprio-n/