Guerra delle console: la vera posta in gioco
Lo scontro sui prezzi nasconde la lotta per la pole position nel mercato dell’entertainment on line. In gara, con Sony e Microsoft, anche RealNetworks
Negli ultimi mesi si è assistito a un prevedibile ribasso dei prezzi di alcune console per videogiochi, dalla Xbox di Microsoft alla Playstation 2 di Sony, il leader del mercato. Il ritocco verso il basso, che nel caso di Xbox è avvenuto prima in Europa e poi negli Stati Uniti, è in realtà parte di una strategia molto più ampia, che punta alla leadership nei videogame.
Playstation è sul mercato da più tempo di Xbox, ma la politica di Redmond si è fatta sempre più aggressiva, inducendo il principale concorrente a seguirla nella cosiddetta “guerra dei prezzi”. Il terzo incomodo – Nintendo col suo Gamecube – ha per ora scelto di stare a guardare e di non rischiare troppo.
Se da un lato Microsoft non ha nascosto che Xbox sia stata più che altro fonte di perdite, la società di Redmond ha rivelato comunque di recente di avere piani tutt’altro che trascurabili per il mondo dei videogame. La console di casa Gates altro non è che un cavallo di Troia per entrare in un mercato molto più vasto, che riguarda prima di tutto la Rete. Nel maggio 2002 viene così annunciato il lancio di Xbox Live, network per giocare on line con il resto del mondo a un gran numero di titoli, mediante connessione a Internet, un canone d’abbonamento annuale e addirittura una cuffia con microfono con cui dialogare in tempo reale con gli altri giocatori.
L’obiettivo è sempre lo stesso: controllare attraverso la tecnologia direttamente il network e i suoi contenuti. Electronic Arts – tra l’altro primo produttore di videogiochi per Xbox – precisa già che non sarà della partita. Sono comunque annunciati numerosi titoli compatibili col nuovo sistema, anche da software house come Infogrames, Ubi Soft e Sega.
Ma gli utenti apprezzeranno il nuovo sistema, in un panorama in cui offerte simili in altri settori (si pensi alle subscription musicali) non hanno ancora sfondato e ci sono comunque alternative (molte software house hanno i propri servizi online per giocare in rete a un certo gioco e alcuni di questi servizi hanno già la loro bella nicchia di utenti)?
RealNetworks: il lancio di Gamepass
Microsoft non è la sola a puntare sulla rete per sfondare nel settore dei giochi: a poche settimane dall’annuncio di Xbox Live, arriva – ai primi di luglio – la notizia che RealNetworks si appresta a lanciare un servizio simile, per diversificare la propria offerta tradizionalmente basata sullo streaming di musica e video.
In realtà, a quanto pare, GamePass – così si chiama il nuovo servizio – servirà a scaricare un gioco nuovo al mese al modico prezzo di 6,95 dollari (circa 7,10 euro), 4,95 per gli abbonati a RealOne.
RealNetworks ultimamente sembra segnare un po’ il passo: alcuni dati vorrebbero i player Microsoft molto più vicini numericamente a quelli diffusi da Real di quanto non fossero in passato. Così ecco l’idea di cercare mercati alternativi in cui svilupparsi. All’inizio GamePass si rivolgerà agli utenti di Pc, ma si pensa già ad un utilizzo su altre piattaforme, console incluse.
Si chiama Freon il futuro di Xbox?
Ultima mossa di Microsoft è stata infine quella di avvertire che mentre Xbox Live muoverà i primi passi, gli sviluppatori non staranno a dormire: Freon è il nome in codice della futura console, attualmente in fase progettazione. Oltre a essere in tutto e per tutto compatibile con Xbox, consentirà di registrare e rivedere programmi tv su un hard-disk interno.
Immediatamente, i commentatori americani hanno fatto notare come questo progetto sia un’altra frecciata alla Sony, che col suo sistema TiVo ha anche la leader nell’ancora ristretto ma sicuramente interessante mercato della videoregistrazione digitale.
Per la cronaca, anche l’attuale Xbox – come molti prodotti prima della release definitiva – aveva un nome in codice che lasciava intendere la nuova politica di Gates nel settore: si chiamava Midway, dal nome della battaglia navale in cui gli Usa scongiurarono la minaccia di un’invasione giapponese nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
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