IMVU: con due milioni di dollari al mese esce dal “rosso”



Incredibile ma vero, in tempi di crisi c’è un mondo virtuale che guadagna più di quanto spende: IMVU.

E così ce l’hanno fatta: dopo cinque anni, IMVU non è più un operazione in perdita. Il popolare software di chat 3d e mondo virtuale, giunto alla versione 422, continua a crescere: gli utenti raggiungono picchi giornalieri di oltre 80.000 in simultanea. Quelli registrati nel complesso sono 40 milioni, con 6 milioni di visitatori al mese.

E da un milione di dollari al mese di introiti si è passati prima a un milione e mezzo e ora a più di due.

In altre parole, forti di 25 milioni di dollari l’anno, quelli di IMVU Inc. possono finalmente dire la parola magica: “profitable“. IMVU esce dal “rosso” e si svincola dalla spirale del venture capital. Ora può contare su una solidità finanziaria che gli consentirà – se le spese verranno contenute come annunciato – di andare avanti sulle proprie gambe e di battere almeno qualche concorrente. L’annuncio trionfale è in un comunicato stampa e in un post del blog ufficiale IMVU a firma di CaryJay, alias Cary Rosenzweig, CEO della società.

Non solo: ci sono ormai decine di migliaia di sviluppatori indipendenti che sfornano quotidianamente 4.000 nuovi oggetti che vanno ad aggiungersi al catalogo di virtual goods.

Sembra incredibile, ma a IMVU la crisi globale ha fatto bene: si spende meno fuori casa, si sta di più al chiuso tra videogame, dvd e perché no, mondi virtuali. E c’è gente che magari prima faceva il developer a tempo perso, per fare occasionalmente un oggetto per sé o per gli amici. E che adesso, perso il lavoro in fabbrica o in ufficio, campa sviluppando oggetti 3d per IMVU e simili.

Problemi con la Community

Se da un punto di vista economico, dunque, si direbbero tutte rose e fiori, non è lo stesso dal punto di vista dell‘“indice di gradimento” degli utenti. Gli ultimi aggiornamenti non sono stati proprio eccelsi: la sparizione della “Friends list” come finestra a parte e la sua integrazione nel client hanno scontentato molti utenti. Sempre nella nuova “UI” (User Interface) alcune funzioni utili sono a dir poco nascoste o poco intuitive. Mentre altre di cui sinceramente non si sentiva il bisogno compaiono in bella mostra.

Per fare un esempio pratico, una delle funzioni “inutili e dannose” è la pubblicazione del nome della stanza pubblica in cui si trova un certo avatar. In pratica accanto al nickname di ogni avatar compare il nome di una stanza, qualora ovviamente ci si trovi in una stanza pubblica (nulla compare se l’utente è invece impegnato in una chat privata).

In realtà la cosa si poteva scoprire anche prima, facendo una ricerca sul nome dell’avatar o facendo browsing tra le public room. Adesso però è tutto “alla luce del sole”. Così per esempio il sottoscritto semplicemente guardando la pagina degli amici può sapere a tutte le ore del giorno in quale strip club o spiaggia per nudisti (virtuale, ovviamente! ;-)) si trova un certo amico inglese che evidentemente gradisce questo tipo di intrattenimento. Il tutto fa sorridere; dal punto di vista della privacy, però, la cosa suona un po’ meno divertente.

Il tutto mentre nel giro di 30 giorni, il mese scorso ben 3 versioni del client sono state pubblicate e poi ritirate a causa dell’altissimo numero di crash provocati ai poveri PC degli utenti. E mentre i forum sono strapieni di proteste di vario tipo contro i particolari non graditi della nuova interfaccia.

In conclusione: i fondi ci sono; il CEO promette anche di reinvestirli in nuove risorse, anche umane, per migliorare il servizio. Speriamo che sia davvero così, e che – oltre ai conti – IMVU possa migliorare anche il rapporto con la  propria community, che al momento non è esattamente dei più rosei…

Pubblicato su: http://mytech.it/web/2009/10/05/imvu-con-due-milioni-di-dollari-al-mese-esce-dal-r/