Joyce Hatto, su eMusic molti dei “derubati”



Qualche mese fa, il mondo degli appassionati della musica classica fu sconvolto dalla scoperta della più grande truffa discografica relativa a questo ambito, e forse uno dei più grandi e sublimi imbrogli di tutta la storia della musica: la grande mistificazione creata da William Barrington-Coupe attorno al nome di sua moglie, la defunta pianista Joyce Hatto.

Questa storia ha molto a che fare con la rete: a parte le manipolazioni elettroniche effettuate sui pezzi rubati da Barrington-Coupe per trasformarli in brani attribuiti alla moglie, se non fosse stato per un player iTunes un po’ “ficcanaso”, per il database Gracenote e per un manipolo di audiofili esperti di internet e di computer, la storia forse non sarebbe mai venuta alla luce.

Da febbraio a oggi, un lungo thread sull’argomento si è svolto sulle “message board” degli utenti di eMusic: oltre a discutere a lungo dei dettagli della vicenda, la particolarità è che gli utenti hanno potuto curiosare in mezzo ad alcuni degli originali “saccheggiati” dalla Hatto e da suo marito.

Già, perché eMusic, avendo in catalogo un nutrito gruppo di label indipendenti e tra queste anche molte etichette specializzate nella classica, potrebbe letteralmente allestire una sezione in grado – finalmente – di valorizzare alcuni dei reali esecutori delle opere falsamente attribuite alla pianista britannica. Gli utenti hanno segnalato la presenza dei brani di Franz Liszt eseguiti da Laszlo Simon (è stato uno di questi brani a far scoprire la truffa) e di altri pezzi dello stesso autore interpretati da Minoru Nojima, altra vittima della Hatto.

Tra le ultime cose pubblicate, a fine aprile, alcune registrazioni di brani di Prokofiev eseguiti da Oleg Marshev. Un utente (nickname “Music Lover”) ha pensato bene di raccogliere questi ed altri brani in una playlist dal titolo “Every ‘bit’ as good as Joyce Hatto“.

[Originariamente pubblicato sul Blog di Mytech]