La Rete, la piazza e il museo



Internet è stata ed è tuttora protagonista della tragedia dell’undici settembre: dai primi messaggi per conoscere la sorte dei propri cari agli archivi-web di commemorazione. Ma sul Web si trovano anche i forum di discussione e le domande più inquietanti sui retroscena e sulle conseguenze dell’attentato

Per la prima volta un evento di così ampie proporzioni è stato seguito in tutto il mondo grazie a Internet. La Rete ha davvero raccolto l’eredità di radio e televisione nell’aggiornare tempestivamente sui fatti che si stavano verificando. Non solo: in momenti in cui era difficile comunicare via telefono a causa di sovraccarichi e malfunzionamenti, molte persone sono state in grado di avvisare parenti e amici contattandoli con messaggi ed e-mail.
Così, la Rete è divenuta anche la più completa memoria dell‘11 settembre 2001: oltre ai numerosi siti dedicati al ricordo di quel giorno (ultimamente Cnn.com ha aggiunto una galleria fotografica in memoria delle vittime), consultando l’ Internet Archive si possono visitare i siti che seguirono i fatti, come quello della Cnn, o si attivavano per richiedere l’aiuto di uomini e mezzi (come il sito della Croce Rossa). Utilizzando la Wayback Machine e inserendo un indirizzo Web si possono vedere addirittura diverse versioni di un sito archiviate nell’ambito della stessa giornata (i siti di notizie venivano aggiornati praticamente in tempo reale).
Va ricordato che la Cnn, in particolare, adottò quel giorno una soluzione vincente: vista l’urgenza e la gravità delle notizie, la grafica del sito fu ridotta all’osso eliminando banner, loghi e link a notizie secondarie. Con un pagina Web pesante forse meno della metà del normale e in molti casi priva di foto e con scarni comunicati “nero su bianco”, la Cnn è andata avanti per giorni e solo lentamente ha ripristinato il vecchio sito. Ciò ha garantito rapidità nella visualizzazione delle pagine e accesso a più utenti possibile: una mossa geniale, apprezzatissima e sicuramente controcorrente nell’epoca in cui web designer e web master sembrano concentrati su elementi ingombranti ed effetti speciali.

Internet è stata ed è tuttora anche un’importante “piazza” dove discutere di quei fatti e di personaggi ed eventi ad essi collegati: ci sono forum di vario tipo; in alcuni si critica l’amministrazione Bush per la gestione del dopo 9-11, in altri ancora si cerca la verità e ci si pongono interrogativi.

Ci sono siti che propongono inchieste indipendenti come il noto Le Réseau Voltaire che ha messo in dubbio – tesi poi presentata anche in un libro – che sul Pentagono sia mai caduto un aereo, il tutto – si dice – basandosi su fonti ufficiali e su immagini pubblicate da siti governativi Usa dalle quali non si rileverebbero tracce dei rottami dell’aeromobile precipitato. Questo lavoro, che pure ha suscitato moltissimo interesse in Rete, è stato aspramente criticato dalla stampa internazionale che ne ha messo in dubbio la serietà.

Molto più interessante sembra Unanswered Questions. In particolare, oltre a riportare materiali molto dettagliati sugli eventi dell‘11 settembre e sugli antefatti di quella giornata, qui i netsurfer lasciano domande “in cerca di risposta” su diverse questioni: il collegamento tra Bush e Bin Laden (le cui famiglie sono state in passato socie in affari), la vicenda dell’antrace, le manovre dei grandi proprietari di fonti energetiche – Enron inclusa – dietro i conflitti in Asia. Certo, c’è della fantapolitica: qualcuno menziona persino la trilogia degli Illuminati di Robert Anton Wilson. Ma allo stesso tempo ci sono argomentazioni interessanti e spunti inquietanti, alla ricerca di una verità che sembra ancora lontana dall’essere completamente rivelata e che per molti potrebbe essere diversa da quanto sinora raccontato nelle versioni ufficiali.

Pubblicato su: http://mytech.it/unmapped/2002/09/10/la-rete-la-piazza-e-il-museo/