Loopmasters DJ Mixtools: quando il mixaggio è royalty-free



DVD di loop musicali e una piccola, grande rivoluzione da Loopmasters, per il mondo dei dj

I cd con suoni “royalty free” sono – nel bene e nel male – un prodotto di larga diffusione nel mondo delle produzioni musicali e multimediali.

Avete bisogno di un loop techno per completare un lavoro? Ci sarà sicuramente chi è in grado di fornirlo a poco prezzo e senza chiedervi royalty per il futuro qualora il vostro lavoro (brano musicale, prodotto multimediale, sito web ecc.) abbia successo.

Ci sono appunto supporti fisici (un tempo solo cd e oggi anche dvd) ma anche siti web specializzati. Le licenze possono variare (alcune ditte consentono di utilizzare i loop nei brani musicali ma non sul web, per esempio). In generale tutti vietano di rivendere i singoli suoni (royalty free non vuol dire non coperto da copyright!), ma consentono di incorporarli in nuovi lavori, anche per usi commerciali.

Ci sono anche librerie di suoni fatte da personaggi famosi (e potete legalmente incorporare i loro suoni nei vostri lavori).

Il passo successivo sembra quello lanciato da Loopmasters: DJ Mixtools è una nuova serie di dvd con brani “smontati”, disponibili sottoforma di suoni e loop, per ricreare e mixare le proprie versioni, anche e soprattutto in situazioni dal vivo.

Ora, che il dj manipoli suoni dal vivo senza limitarsi a mettere dischi sul piatto o nel lettore cd (o file mp3 nel player) non è una novità. L’elemento nuovo invece è che questi kit – essendo specificamente diretti a questo tipo di performance e utlizzazioni – portano il concetto del royalty-free in un contesto nuovo. In pratica, il dj potrebbe registrare e vendere la propria performance legalmente: la licenza lo consente. E questo non creerebbe problemi legali come nel caso di “mixtape” più o meno sotterreanee che circolano spesso, con le esibizioni di questo o quel mago del mixer.

Certo, il rischio di ripetersi è enorme (ma già accade con i cd royalty-free: lo stesso campione può comparire in diverse produzioni, più o meno inalterato e in maniera perfettamente legale) ma se c’è creatività da parte di chi si trova a manipolare i suoni, ben vengano anche questi strumenti.

Già in circolazione i primi tre volumi, con diversi altri titoli previsti: tutti i generi e sottogeneri dance/elettronici sono presi in considerazione.

Per dare un’idea, ecco alcuni titoli: Miniimal Underground Techno, Swedish House, Tech House, Deep Minimal, Dubstep, Drum’n’Bass, Trance.

Pubblicato su Mytech