Megaupload: le megastar a sostegno dei “pirati”?



Con un incredibile colpo di teatro, Megaupload presenta “Mega Song”: tra videoclip e spot, le star di Hollywood e della canzone supportano il servizio accusato di pirateria. Subito la prima contromossa, di Universal. Ma potrebbe essere un boomerang

La sorpresa in casa di MPAA e RIAA – le associazioni che raggruppano i grandi produttori cinematografici e musicali d’America – deve essere stata grande. Più di sorpresa forse dovremmo parlare di shock.

Già, perché a parlare in termini di aperto sostegno a Megaupload – il servizio da più parti accusato di violazioni di copyright, gestito dal losco personaggio che risponde al nome di Kim “Kimble” Schmitz – non sono blogger e utenti della rete, e neppure opinionisti e potenziali riformatori delle norme sul diritto d’autore come potrebbero essere gli esponenti del Partito Pirata svedese o tedesco.

Niente di tutto questo. A parlare, sono megastar di Hollywood e della musica. Personaggi pagati profumatamente nei rispettivi settori, e a loro volta catalizzatori di tanti successi, e quindi di proventi per le major.

La lista dei volti noti include Will.i.am dei Black Eyed PeasP DiddyAlicia KeysKanye West, Chris Brown, Snoop Dogg, The Game, Mary J Blige,Kim Kardashian, Jamie Foxx, Floyd Mayweather e altri ancora.

Il veicolo scelto per comunicare il messaggio? Una canzoncina tanto scema quanto d’effetto, Mega Song“, con interventi audio e video delle star in questione, che dichiarano tranquillamente di utilizzare Megaupload e ne decantano pregi come la velocità.

L’effetto è spiazzante. “Quando devo mandare file in giro per il mondo, uso Megaupload” dichiara Will.i.am. La comparsa del suo volto, l’affermazione, la qualità della clip infrangono in un istante il tentativo della controparte di screditare Kim Dotcom e il suo servizio anche mediante spot multimediali come quello intitolato Content Theft: The Big Picture” e targato Creative America. Che appare davvero poca cosa in confronto alla clip con il brano realizzato da Printz Board, produttore di lusso di nomi come Macy Gray, Shakira, Black Eyed Peas.

Anzi, Schmitz – apertamente descritto come criminale nel filmato “Content Theft” – accompagna l’uscita di “Mega Song” (ovviamente scaricabile gratisda Megaupload) con dichiarazioni a favore della compensazione dei titolari di copyright e sulla legalità del proprio business.

Quando l’era di Napster e soci mostrò tutte le limitazioni della vecchia industria della proprietà intellettuale, da più parti risuonò la frase “the genie is out of the bottle”: “il genio è fuggito dalla bottiglia” (o dalla lampada”, se preferite ;)) ad indicare che la situazione cominciava ad essere fuori controllo. Altri parlavano di “chiudere la stalla quando i buoi sono scappati”. Questo filmato prova che la situazione è ora ben più grave. I “buoi” non ancora scappati, sostengono addirittura il “nemico pubblico” n.1 del sistema delle major e fanno spot in suo favore; le grandi case non hanno alcun controllo su azioni e affermazioni di alcune delle star più popolari e non capiscono cosa stia succedendo e perché mai una megastar dovrebbe prestarsi a una cosa del genere.

M-E-G-A, upload to me today, send me a file, Megaupload“, recita il tanto demenziale quanto geniale ritornello. “1 miliardo di utenti, 50 milioni al giorno”, e altri dati vengono snocciolati a ritmo di musica. E se tra i vari volti si affaccia un personaggio perennemente in cerca di attenzione come Kim Kardashian, la maggior parte degli altri nomi coinvolti è invece concretamente legata a successi commerciali di tutto rispetto, nel proprio campo.

Nel giro di 24 ore la prima reazione è stata quella di Universal: la pià potente major del disco, unica a poter ancora avere la forza di scagliarsi contro un avversario così formidabile. Ma è una reazione isterica. Il video, di cui aveva parlato Torrentfreak e che era stato lanciato anche su YouTube, è stato rimosso da quest’ultimo sito a causa di un reclamo per motivi di copyright targato proprio Universal.

Sembra una mossa disperata: non ci sono elementi di proprietà di Universal nella clip in questione. Per quanto il messaggio possa risultare sgradito alle grandi case, sembra trattarsi di un “bogus claim“, uno di quei reclami privi di reale fondamento, visto che Megaupload – incredibile ma vero – dispone delle liberatorie di tutti i personaggi coinvolti.

“Mega possiede tutto quanto, in questo video. E abbiamo contratti firmati da tutti gli artisti che partecipano a questa campagna” – dichiara Schmitzancora a Torrentfreak.

Il video viene ripubblicato dopo un reclamo da parte di Kim Dotcom; poi viene rimosso di nuovo, ancora sulla base di richieste da parte di Universal;Megaupload viene quindi avvertito della possibilità di vedersi chiudere l’account YouTube per ripetute violazioni. “Kimble” promette un reclamo su YouTube a livello internazionale. A questo punto la frittata è fatta e l’operazione genera l’attenzione di organizzazioni come EFF e Future of Music Coalition: comportandosi in questo modo, la major finisce per passare dalla parte del torto.

Forse Kimble finirà dietro le sbarre, uno di questi giorni; o forse no.
Senza dubbio, però, dal punto di vista del marketing e non solo, questo ragguardevole round è tutto suo.

[Originariamente pubblicato su Mytech.it]