Mei 2002: indipendenti italiani di belle speranze



Anche quest’anno l’ultima decade del mese di novembre ha portato una nuova edizione del Mei, il Meeting delle Etichette Indipendenti organizzato da Materiali Musicali e Audiocoop a Faenza.

In piena crisi del disco (ma sarà vero?) personaggi legati alle label “indie” italiane (ma anche artisti e addetti ai lavori del circuito delle major) si ritrovano per concerti, premiazioni, presentazione di nuovi prodotti.
Il caos è forse eccessivo (e chi scrive ha notato di non essere il solo a pensarla così): quasi da ogni stand viene diffusa musica a livelli atroci, con risultati non sempre positivi nei confronti dei visitatori, e con l’effetto collaterale di rendere difficoltoso il rapporto dei discografici con colleghi di lavoro, artisti, giornalisti e semplici curiosi.
Il mondo dei gruppi di base è in fermento come sempre: se alcune label di anno in anno resistono e si ripresentano alla manifestazione (Toast , Kutmusic, Giallo Records, Cni, Wallace, Materiali Sonori – premiata per ben 25 anni di attività), il settore dei gruppi appare molto più variabile; ogni anno c’è un ricambio quasi totale, anche se spesso la fantasia degli esordienti non è poi così sfrenata e si può quindi assistere alla riproduzione di modelli pop-rock fin troppo consolidati oppure all’imitazione di artisti al momento in voga su Mtv e altri canali di diffusione della musica commerciale.
In compenso, quest’anno si nota una maggior penetrazione della musica elettronica: da label sotterranee innovative come Zoff 82 (vagamente collegata ai 99 Posse) a demo curiosi e interessantissimi di artisti sconosciuti, che magari in qualche caso hanno già piazzato i loro lavori all’interno di videogiochi e siti internet.
E a proposito di Internet, l’edizione 2002 ha visto un forte ridimensionamento nel panorama dei distributori digitali italiani di musica: in un settore un tempo affollatissimo sopravvivono il solo Ecl3ctic, che anzi si arricchisce di contenuti (dalle release di indipendenti italiani come Fridge e Kutmusic alle prestigiose colonne sonore Hexacord, passando per il jazz di Charlie Parker e di Billie Holiday) e di collaborazioni (tra l’altro è stata di recente inaugurata una sezione Colonne Sonore su Supereva) e Vitaminic pur non avendo una presenza in fiera (due-tre anni fa dominava praticamente la scena) resiste come sponsor della manifestazione. Scomparso Vinile.com (che nelle scorse edizioni aveva sempre partecipato con uno stand rumoroso, pieno di gadget e di postazioni informatiche) e con lui altre iniziative minori delle precedenti edizioni, non si vedono all’orizzonte molti altri temerari decisi a entrare nel settore.
Tra questi, però, si segnala un nome piuttosto curioso: Anomolo.

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