Mp3: morto un Mulve, se ne fa un altro



Neanche un mese di popolarità: Mulve ha già chiuso i battenti. Ma le alternative al noto servizio di download mp3 – rigorosamente non autorizzato – come previsto continuano a impazzare. E abbiamo scoperto un curioso retroscena…

Mulve, il client per ricerca e download di mp3, superveloce e dalla dubbia legalità è chiuso: L’avevamo etichettato come “troppo bello per essere vero“. Era lo scorso 27 settembre.

Il giorno dopo già stava avendo seri problemi (cosa peraltro non nuova) e dopo una diffida da parte della RIAA, sembrava già defunto, schiacciato sotto il peso del suo stesso successo.

Per alcuni giorni ha ripreso a funzionare a singhiozzo. Ma l‘8 ottobre i “15 minuti” di fama vaticinati da Andy Warhol sono scaduti anche per lui.

Sulla home page bianca di Mulve.com, sotto il titolo “What’s Mulve?” resta solo questo:

Err. A causa di seri problemi legali, abbiamo deciso di rimuovere il sito web e l’applicazione in via definitiva.
Abbiamo ricevuto troppa attenzione non richiesta, e per poter continuare a vivere le nostre vite non vogliamo combattere contro tutto questo.
Vi chiediamo di non creare cloni accreditati a noi (se tutto va bene vi dimenticherete presto di noi, comunque, e passerete ad altro).
Il progetto chiaramente è cresciuto senza controllo e quindi vorremmo scusarci personalmente con tutti coloro che ne hanno subito direttamente le conseguenze.
Ciononostante, è stupefacente sapere quante persone erano disposte ad aiutarci e quante ci hanno supportato; vi ringraziamo tutti calorosamente.
Cordiali saluti,
D.E

Che dire. A leggere quanto sopra, verrebbe da dire che si trattava di bravi ragazzi, magari i classici, brillanti studenti universitari, che non vogliono troppi guai; e a cui non faceva piacere restare coinvolti in una vicenda di copyright decisamente più grande di loro, magari con ripercussioni anche a carico delle proprie famiglie.

Forse non è esattamente così. Topinweb, alternativa di cui eravamo già a conoscenza, funziona ancora. Altri si buttano sull’inevitabile clone open source, dal banale nome di Pirate.

Non per voler mettere nei guai nessuno, ma un piccolo sospetto sorge.

Mulve.com – il cui client non era altro che un programmino che effettuava ricerche e download da un server russo – era un nome di dominio registrato tramite proxy (anche Pirateapp.org usa lo stesso stratagemma anche se si appoggia a un diverso servizio per la registrazione del domain). Non era possibile risalire immediatamente al suo titolare.

Così non è per Topinweb, il cui indirizzo è Tverskaya 4, Mosca, Federazione Russa. C’è anche un nome, che potrebbe essere di fantasia: Sidor Caracas, con accanto l’email cool {at} pickup-gu(.)ru.

Fermo restando che questo indirizzo porta a un pittoresco sito in russo con consigli su come avvicinare le ragazze e come comportarsi a un appuntamento galante, il sito in questione è collegato ad altro sito (Ardor.ru) che opera nello stesso ambito e organizza anche conferenze sull’argomento. Una missione sicuramente meritoria. Tra le altre cose, c’è una paginetta da cui scaricare musica gratis (http://music.ardor.ru/). Magari farà comodo al seduttore in erba per creare l’atmosfera. Manco a dirlo, i contenuti sono gli stessi identici del defunto Mulve e di Topinweb.

ARDOR (che sta per “ardore, passione”, ma è anche un inquietatante acronimo che sta per “Advanced Russian Design of Relationship”) è stato fondato nel 2002 da due tizi. Potrebbe ovviamente essere una coincidenza, ma le iniziali di uno dei due personaggi sono “D.E.”.

Chissà. ;)

Pubblicato su: http://mytech.it/web/2010/10/18/mp3-morto-un-mulve-se-ne-fa-un-altro/