Mp3PRO: la seconda generazione del formato che ha cambiato la musica



Il 14 giugno ha fatto il suo esordio in rete la nuova versione del formato di compressione più famoso di Internet. Per la gioia dei teenager, musica ancora più leggera e di alta qualità

Annunciata all’inizio dell’anno e prevista nel corso del 2001, l’uscita della nuova versione dello standard Mp3 ad opera di Fraunhofer Institute for Integrated Circuits – (o meglio della sua divisione Coding Technologies) e Thomson Multimedia è ormai avvenuta: sulla home page della Coding è infatti disponibile una demo scaricabile.
Occorreranno comunque alcuni mesi prima di vedere player e software che supportino il nuovo formato. Fino ad ora, le uniche notizie in merito al fantomatico aggiornamento dello standard per l’audio compresso più diffuso in Internet parlavano di maggior qualità e minori dimensioni dei file, o più precisamente di un bitrate, a parità di qualità di riproduzione, pari al 50% di quello attualmente necessario. In pratica, già a 64 Kbps si potrebbero ottenere gli stessi risultati degli odierni 128 Kbps, con evidenti benefici riguardo alla dimensione dei file.
Ma questo significa ben poco: quelli della qualità e dello spazio occupato dal brano (e quindi dei tempi di scaricamento dello stesso) sono da sempre due cavalli di battaglia di tutti i contendenti nella lotta per il primato nel settore della compressione audio; di recente era stata Microsoft ad annunciare l’adozione di un nuovo standard ancor più efficiente dell’Mp3. C’è comunque da aspettarsi che i detentori del brevetto sulla tecnologia attualmente più diffusa abbiano tutto l’interesse a dare il meglio di sé per cercare di rimanere in testa; così, dopo mesi di black out informativo, ecco alcune notizie su come lavorerà la versione evoluta di Mp3.

Scomporre e ricomporre
Le registrazioni audio sono state letteralmente “divise” in due parti. La prima parte del flusso permetterà di far riconoscere e quindi leggere il file ai vecchi player sia hardware che software, ottenendo così il lodevole risultato di una piena compatibilità verso il basso. La seconda parte conterrà invece le alte frequenze che nel vecchio formato venivano regolarmente tagliate fuori dai file in fase di compressione. I player in grado di supportare Mp3PRO saranno in grado di rimettere insieme i dati contenuti nelle due parti del file e ricreare una versione ad alta qualità della registrazione originale.
David Arland, portavoce della Thomson, ha dichiarato che le dimensioni dei file aiuteranno a risolvere il problema delle costose memory card dei player esterni, visto che le stesse potranno contenere moltio più dati.
Alcuni tradizionali sostenitori del vecchio formato si preparano già ad acquisire la licenza per sfruttare anche il nuovo: è il caso di Musicmatch, casa produttrice dell’omonimo player e convertitore di file Mp3. Anche i siti di web casting sono fortemente interessati a Mp3PRO: utilizzando il nuovo formato si potrà infatti risparmiare notevolmente sui costi della banda impiegata per trasmettere musica sul Web.

Gli avversari di Mp3PRO
Mp3 è diventato un formato popolare per una sorta di fortunata coincidenza: da un lato le persone lo utilizzavano per scambiare il proprio materiale o copie non autorizzate di Cd commerciali (in principio tramite siti, newsgroup o chat room, successivamente con software peer-to-peer come Napster o Gnutella); dall’altro i due siti commerciali che oggi dominano il mercato della musica digitale (Mp3.com e Emusic) avevano fin dall’inizio adottato tale soluzione e scelto di evitare formati magari più protetti ma meno graditi dal pubblico.
Mp3PRO ha tutte le carte in regola per continuare questa tradizione: da un lato il fatto di essere la nuova versione di un formato già popolarissimo lo mette in pole position rispetto ad altre situazioni; dall’altro, la compatibilità verso il basso con i vecchi player è un “bonus” non da poco. Il codec sarà gratuito per utilizzi non commerciali e richiederà invece una licenza per le utilizzazioni commerciali, come già avviene con il vecchio standard. Thomson e Fraunhofer hanno addirittura messo on line un sito, Mp3licensing.com, dedicato proprio al licensing dello standard, con tanto di prezzi ed elenco degli attuali clienti.
Mp3PRO non avrà comunque vita facile: oltre a Microsoft (più vicina ai gusti delle grandi case discografiche in quanto – contrariamente a Mp3 e Mp3PRO – il suo formato Wma si presterà ad adottare protezioni), sono in circolazione altri concorrenti non da poco; in particolare Xiphophorus e il suo progetto Ogg Vorbis, fortemente sostenuti dalla comunità open source, alla ricerca di un formato MP3-like libero da protezioni ma anche da royalty, licenze e limitazioni varie.

Pubblicato su: http://mytech.it/flash/2001/06/14/mp3pro-la-seconda-generazione-del-formato-che-ha-c/