Musica on line all’italiana



Qual è lo stato della musica digitale in Italia? Certo non proprio il massimo.
Tiscali è il nome più noto sulla piazza; ma di fatto stiamo parlando di un rivenditore – anche se importantissimo – di servizi altrui: i contenuti digitali della OD2 di Peter Gabriel e Charles Grimsdale, che tra l’altro rifornisce diversi grandi nomi come Virgin, MSN e quel MyCokeMusic.com, nuovo di zecca e targato Coca-Cola. Il prezzo di un brano? 0,75 Euro.

C’è poi Buongiorno Vitaminic che resiste ma che sembra mantenere un basso profilo negli ultimi tempi, dopo l’avvenuta fusione fra il sito musicale attivo dal 1999 e la nota società di marketing via e-mail ed altri servizi per internet e cellulari.

Buongiorno non ha lanciato recentemente particolari promozioni relative alla propria divisione musicale: eppure, gettare alle ortiche quel patrimonio di brani che è stato accumulato negli anni anche grazie alle versioni del sito localizzate in diverse lingue sarebbe un vero peccato. Non siamo certo ai livelli dell’archivio del defunto Mp3.com, ma comunque molti indipendenti hanno certo beneficiato di Vitaminic nel recente passato per le proprie promozioni. È probabile un qualche rilancio del servizio nei prossimi mesi, a meno che Buongiorno non decida di effettuare tagli. Numerosi brani sono gratuiti; è disponibile una forma di abbonamento (Vitaminic Music Club) mentre per acquistare singole tracce potrebbe capitare di imbattersi in prezzi variabili tra 50 centesimi ed alcuni euro: il prezzo può essere fissati dai singoli artisti o discografici; ma in media siamo sempre intorno all’euro.

Un nome nuovo e potenzialmente destinato ad emergere è Messaggerie Digitali: diretta emanazione del gruppo Sugarmusic/Messaggerie Musicali già attivo in Rete con una società denominata SugarNet, è un tentativo tutto italiano e originale di vendere brani in formato file; il repertorio è potenzialmente ampio: già oggi sono disponibili brani di Elisa, Sting, Eminem e molti altri. Il formato scelto è il WMA di Microsoft, il prezzo per un brano è 0,99 Euro (9,90 Euro per un album).

C’è da dire che tra il pubblico italiano – ancora relativamente poco incline a pagare la musica digitale e ad effettuare acquisti in Rete – riscuotono sicuramente successo iniziative non commerciali come Anomolo, clamoroso sito no-profit presente per il secondo anno consecutivo al MEI di Faenza – di cui avremmo modo di riparlare perché catalizzatore di alcuni interessanti eventi legati alle etichette indipendenti italiane – contrassegnato dallo slogan “non pagare questa musica” (il tutto perfettamente in regola con Siae e legge sul diritto d’autore) o la compilation di cover beatlesiane Let it Boom eseguite da artisti della scena “indie” italiana, presentata dal magazine elettronico Musicboom e anch’essa gratuita e allo stesso tempo in regola con la Siae.

Menzione d’onore per un progetto Usa che presenta artisti di tutto il mondo, Italia inclusa, come Tipsy, Impro, Br. Cleve (dei Combustible Edison), Dana Countryman (editore di “Cool and Strange Music Magazine”) e molti altri: pubblicato dalla nuovissima etichetta “virtuale” Comfort Stand del folle Otis Fodder, Two Zombies Later è un geniale doppio album pieno di suoni esotici, scaricabile gratuitamente (grafica inclusa) per un periodo di tempo limitato.

Della “fine” di Mp3.com abbiamo già detto in abbondanza; il 18 dicembre su Rockit è apparso un commento alla vicenda firmato da Vittorio Merlo, artista italiano con base in Lussemburgo che proprio grazie a Mp3.com era riuscito a far conoscere la propria musica; si conferma che la chiusura di un sito così importante equivale alla riduzione dei canali promozionali e distributivi per molti indipendenti, e forse al ritorno di quei “middlemen”, gli “intermediari” che la Rete aveva per un attimo fatto apparire come obsoleti.

Ma proprio sul fronte Mp3.com dobbiamo registrare una piccola sorpresa: il vecchio “Business Music Service” poi ribattezzato TruSONIC era un servizio aggiuntivo per gli artisti presenti sul sito creato da Michael Robertson; in pratica, si poteva optare per l’adesione a tale servizio e potenzialmente guadagnare qualcosina in più grazie alla diffusione della propria musica in negozi e locali. Vivendi Universal ha tenuto per sé questo gioiellino tecnologico, e lo ha appena resuscitato con una apposita società e un sito che non poteva chiamarsi altrimenti se non TruSONIC.com.

Non solo: molti brani presenti nell’archivio di Mp3.com sono già inclusi in TruSONIC, ma i relativi titolari potranno liberamente decidere se restare nel servizio, magari aggiungendo nuovo materiale, o eliminare i propri pezzi.
E con questa notizia decisamente positiva, chiudiamo il 2003 con l’augurio di un 2004 pieno di sorprese e di nuova musica digitale!