Musica online: pirateria, vendette & peer-to-peer



“Vendicarsi” a mezzo Torrent regalando copie pirata di tutta la discografia di un artista? Ai nostri giorni succede anche questo…

Avete presente quelle iniziative pittoresche (nonché di cattivo gusto) che di tanto in tanto si verificano in Rete e fuori in cui il personaggio di turno, magari un ex fidanzato tradito, decide di “vendicarsi” dell’ex amata magari diffondendo foto compromettenti o tappezzando la città di manifesti “spiritosi” (quando non offensivi e basta) con espliciti riferimenti alla persona?

Di cose del genere, online capita di vederne: spesso si tratta in realtà di falsi, operazioni pubblicitarie o di phishing atte a catturare dati personali oppure a ottenere qualcosa (click su siti affiliati e via dicendo). Il curioso-guardone di turno fa click, nella speranza di trovare chissà cosa, e magari fa un favore a quel qualcuno che prometteva di regalare – per “vendetta” – immagini osé ai visitatori di una certa pagina.

Chissà se il personaggio della nostra storia ha pensato a questo tipo di schemi quando ha escogitato il modo di vendicarsi del comportamento di uno sciagurato esponente del mondo musicale.

Da qualche anno circola infatti in The Pirate Bay un curioso file torrent. Di fatto, consente di recuperare abusivamente praticamente tutta la discografia del gruppo dei Ministry (334 file, 2.75 Gb). Che c’è di strano, direte, non accadono cose del genere per tutti gli artisti che hanno un certo nome, a danno di musicisti ed etichette e per la gioia di fan squattrinati?

Il file non è stato messo su per caso, da un fan qualsiasi. E’ opera di un ex titolare di club, ed è una diretta ripicca verso Al Jourgensen, sciagurato leader e unico membro fisso dei Ministry.

L’episodio che ha causato questa curiosa reazione risale a qualche anno addietro, “prima dell’11 settembre”, riferisce l’autore del file, che ha raccontato in un breve testo (allegato ai file) la sua vicenda.

Jourgensen doveva esibirsi nel locale del nostro amico. Invece, quando questi andò a recuperare la rockstar in aeroporto, trovò la polizia che lo prelevava dall’aereo sul quale aveva dato in escandescenze solo perché voleva fumare a bordo. A parte urla e minacce alla polizia stessa, l’arresto si era verificato perché il cantante aveva sproloquiato qualcosa sul far saltare l’aereo se non lo avessero lasciato fumare in pace.

Il buon gestore di club non si era perso d’animo: aveva parlato con le autorità, spiegato la situazione, promesso che avrebbe riconsegnato loro il personaggio dopo l’esibizione (cosa che non avvenne). Jourgensen fu così rilasciato e si presentò nel locale.

Ma non fu in grado di esibirsi; anzi, a quanto pare sotto l’effetto di droghe assunte all’arrivo dei poliziotti in aeroporto, diede nuovamente in escandescenze: lanciò sul pubblico la dotazione di bottiglie di birra cui aveva diritto per contratto e urlò cose come “Ministry is dead”, scatenando il caos.

La serata finì male, con gente che chiedeva rimborsi allo sventurato organizzatore.

Anni dopo, il nostro decise quindi di ripagare l’artista in qualche maniera: una vendetta a mezzo Torrent. Per ripagare con la stessa moneta (un danno economico di qualche tipo) ma in maniera decisamente più tecnologica, l’estrosa rockstar

(Si ringrazia Nicola D’Agostino per la collaborazione)

[Pubblicato da Mytech]