Pentagrammi a suon di bit



Pop star svedesi, informatici e venture capitalist. Tutti insieme per distribuire software per la notazione musicale e spartiti digitali. Il progetto si chiama Noteheads ed è promosso da ex Roxette e Abba

Che cosa ci fanno insieme Per Gessle, musicista svedese, compositore e membro del duo Roxette, Björn Ulvaeus, anche lui personaggio del pop svedese in quanto ex membro degli Abba, Cons T Åhs, ricercatore e ingegnere informatico, e Christer Sturmark, imprenditore e venture capitalist?

Questa squadra scandinava curiosamente assortita è proprietaria di NoteHeads Musical Expert Systems, in fase di lancio come net company dedicata alla distribuzione di software e di spartiti musicali in formato digitale. L’operazione si rivolge innanzitutto a un pubblico di professionisti: compositori ed editori musicali per i quali è stato realizzato Igor Engraver presentato come “il più potente strumento per la notazione musicale al mondo”. Igor – che è certamente meno noto di programmi come Finale, che è una sorta di standard del settore – presenta alcune funzioni molto interessanti: innanzitutto la possibilità di avere con un’unica licenza ben due versioni del software (per piattaforme Pc e Macintosh; da ricordare che da tempo Apple la fa da padrone in molte applicazioni professionali nel campo della musica).

Ci sono poi l’inserimento dei testi, la possibilità di pubblicare e vendere lo spartito su Internet e un playback Midi “intelligente”: secondo il sito Noteheads, ma anche per alcune riviste specializzate del settore come Electronic Musician, il software è in grado di “interpretare” alcuni aspetti (arpeggi, dinamiche e altro ancora) delle partiture in formato Midi e di “arricchirle”.

Sono già disponibili decine di partiture gratuite da scaricare, diverse delle quali prodotte da editori e compositori professionisti: c’è n’è per tutti i gusti, dalla classica (con numerosi brani dimostrativi messi a disposizione dalla stessa Noteheads) a Richard Clayderman, il melenso pianista che ha venduto milioni di dischi in particolare durante gli anni ’80) agli A-Teens, fenomeno pop giovanile (guarda caso, di provenienza svedese). Ovviamente non poteva mancare Dancing Queen, successo internazionale degli Abba.

Unica pecca: abbiamo notato che qualche autore ha pubblicato spartiti e rielaborazioni di pezzi altrui non di pubblico dominio. Ancora una volta, dobbiamo evidenziare come non bastino le tecnologie: il diritto d’autore on line richiede la presenza di “supervisori” umani, possibilmente esperti di ciò che si sta pubblicando e diffondendo attraverso la rete.

Pubblicato su: http://mytech.it/flash/2003/03/25/pentagrammi-a-suon-di-bit/