Redditi online? Ma gli inglesi…



Proprio mentre l’Italia si interroga sulla vicenda delle dichiarazioni dei redditi “sbandierate” online sul sito dell’Agenzia delle Entrate, in Gran Bretagna si pubblica – sulla versione online dell’autorevole Times – la “rich list“, con l’elenco dei duemila residenti più ricchi, il patrimonio e l’indicazione del settore dal quale si è originata la fortuna (petrolio, diamanti, editoria, musica, eredità e via dicendo).

Ok, è un gioco del giornale, con le cifre costruite su stime (il valore di una certa eredità, di un pacchetto di azioni o di un catalogo di brani musicali, per esempio) e non sempre da documenti fiscali ufficiali. Ma le cifre sono attendibili.

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Così, senza troppi problemi, si scoprono alcuni dettagli curiosi: per esempio che Sir Paul McCartney (che scende dal n.102 al n.158, rispetto all’anno precedente e che oltre a essere una popstar è notoriamente uno dei songwriter più ricchi al mondo oltre che un editore musicale) da solo vale quasi il doppio di Madonna e Guy Ritchie assieme (n.270). O che Richard Branson, fondatore dell’impero Virgin, è “solo” al n.20 (era undicesimo l’anno scorso). O che in cima alla classifica c’è un indiano che ormai fa base a Londra: il re dell’acciaio Lakshmi Mittal, al cui confronto i cosiddetti patrimoni di molti vip e presunti tali sembrano impallidire…

Immagine tratta da http://business.timesonline.co.uk/tol/business/specials/rich_list/.

Pubblicato su: http://blog.mytech.it/2008/05/redditi-online-ma-gli-inglesi/