Spotify colpisce ancora



Sempre più popolare, il servizio di streaming nato in Svezia continua la sua “campagna” di conquista del mercato.

Spotify colpisce ancora: e lo fa su più fronti.

Non pago del recente sbarco sugli iPhone, esce su piattaforma Android. Fa incetta di nuovi utenti in Gran Bretagna (anche se gratuiti), al punto da dover tornare a un sistema “a inviti” almeno temporaneamente. Adotta Paypal come sistema di pagamento (per ora solo in Gran Bretagna) per chi volesse passare al servizio “Premium“.

E infine il tassello più importante: fino a 3.333 brani suonabili offline, non solo se avete l’iPhone e la versione Premium, ma per qualsiasi account Premium (quindi anche su un comune PC casalingo momentaneamente sprovvisto di connessione).

Finora Spotify ha spazzato via la concorrenza degli inesistenti servizi di streaming ad-supported ed ha sicuramente colpito al cuore servizi di streaming a pagamento come Rhapsody.
Ma non c’era un potenziale “danno” per Apple iTunes: Apple vende download, Spotify fornisce flussi audio da ascoltare, gratis o a pagamento.
La possibilità di avere – anche su computer – brani suonabili offline un numero infinito di volte e per di più a un ottima qualità mette seriamente in dubbio il modello Apple o quantomeno fa entrare un pericoloso concorrente in un’area finora popolata soprattutto da iTunes e secondariamente da Amazon ed eMusic.

L’iniziativa, partita in un primo momento per gli account premium su iPhone, adesso decolla anche per il PC di casa. Chissà se Apple o magari i discografici avranno qualcosa da ridire in merito…

(Si ringrazia Nicola D’Agostino per la collaborazione)

Pubblicato su: http://mytech.it/web/2009/10/03/spotify-colpisce-ancora/