Studenti, massacri e armerie online



Un altro massacro in un’università americana; fa ancora notizia?

Non più di tanto, purtroppo. L’episodio precedente, anche se in scala più ridotta, è di neanche una settimana fa.
Cinismo? Forse.

Senza voler mancare di rispetto alle vittime degli ultimi fatti di sangue, quello che colpisce davvero stavolta è un dettaglio: parte delle armi erano state acquistate online. No, non in qualche posto sotterraneo/clandestino, o in un’asta eBay sfuggita ai controlli: legalmente acquistate presso un rivenditore che oltre ad avere tutti i necessari permessi per l’attività dispone anche di una serie di siti ed opera così, sempre nell’ambito delle leggi statunitensi, vendendo armi anche sul web.
Sorpresi?

Memoriale Nortern Illinois University

Che in America fosse facile procurarsi armi da fuoco era noto, ma anche via web?
Il titolare della ditta si chiama Eric Thompson: il nome del sito evitiamo di dirlo perché sarebbe solo ulteriore pubblicità, e nei mesi scorsi Thompson aveva già avuto un’impennata di visite; un altro dei suoi clienti online, infatti, anche se in un altro sito, è risultato essere Cho Seung-Hui, l’autore del massacro del Virginia Tech.
Secondo Sky News, Thompson è ora molto scosso (e su uno dei suoi siti abbiamo notato un suo messaggio che fa riferimento ai tragici fatti) e dice tra l’altro “Non riesco a credere che qualcuno di nuovo abbia fatto un ordine da noi per fare questo”.
A parte il fatto che Thompson dopo il caso della Virginia è stato anche bersagliato da minacce a mezzo telefono e che questo tipo di episodi non è certo piacevole né indice di civiltà, sembra davvero preoccupante questa “scoperta” dei negozi di pistole e fucili su web.
Per tutti coloro che – ogni volta che la cronaca ne presenti l’occasione – non dimenticano mai di tuonare contro eccessi o presunti tali della Rete: forse c’è davvero un pezzo di Internet da censurare, ma non cercatela tra chat, social network o reti peer-to-peer. Si chiama “armeria”.

Immagini tratte da http://www.niu.edu/tragedy/memorial.html.

Pubblicato su: http://blog.mytech.it/2008/02/studenti-massacri-e-armerie-online/