Suonerie dei cellulari: arriva la licenza



La nuova e criticata licenza per il download di suonerie per telefoni cellulari ha fatto il suo esordio. Chi vorrà offrire il servizio sarà costretto a pagare 194 lire a scaricamento. Anche se la suoneria sarà distribuita gratis

La Siae ha reso disponibile per i siti Internet interessati la nuova, criticata licenza per il download di suonerie per telefoni cellulari. Già da qualche giorno, qualcuno poteva vantare di aver sottoscritto tale licenza (si tratta di Wikey, che gestisce una serie di siti Internet tra i quali Tuttowap.com).
Come accade per la Licenza per le utilizzazioni on line del repertorio delle opere musicali tutelate dalla Siae, ossia la nuova versione del documento che consente a portali e siti italiani grandi e piccoli di distribuire musica digitale in streaming o downloading, anche la licenza per suonerie ha carattere sperimentale.
Se è pur vero che le nuove tecnologie continuano a produrre mutamenti continui, pare curioso che Siae continui a etichettare come “sperimentali” le proprie licenze Internet quando una fase di sperimentazione c’è già stata; una precedente “licenza sperimentale” si riferiva pure alla rete ma conteneva parametri di riferimento del tutto differenti da quella attuale.
Un paio d’anni fa, dopotutto, non si pensava certo all’inserimento di musica in servizi telefonici di tipo Wap, né ai ventilati utilizzi da parte dei provider telefonici di altre tecnologie non basate su sistemi Gsm; la licenza menziona tra l’altro Hscsd, Gprs ed Edge).
La nuova licenza on line che è stata o sarà sottoscritta dai maggiori siti musicali italiani (da Vitaminic a Rockol, passando per Vinile.com e Musix) e che si riferisce anche a utilizzi su “reti di telecomunicazione” (chiaro il riferimento ai provider telefonici) esclude espressamente le suonerie, alle quali si è appunto voluto dedicare un capitolo a parte.
I brani utilizzabili come suonerie per cellulari saranno frammenti musicali lunghi fino a 30 secondi, in base al testo appena rilasciato da Siae; la licenza riguarda l’intero repertorio della Sezione Musica («composizioni musicali varie, compresi gli eventuali testi letterari; composizioni sinfoniche, sinfonico-corali, da camera o similari; brani staccati di opere liriche, balletti, oratori, operette, riviste e opere analoghe; musiche di scena o di commento di opere teatrali; colonne sonore di opere cinematografiche e audiovisive»).
Un’altra contraddizione emerge da questa iniziativa: oltre al fatto che si sarebbe potuto includere il capitolo suonerie nella più ampia licenza Internet (almeno per il caso di quei grandi siti che già sborsano somme rilevanti per utilizzare Mp3 scaricabili e file Real Audio, e che se interessati al settore delle suonerie saranno costretti a sottoscrivere accordo a parte), sembra sproporzionato il prezzo del servizio: 0,10 euro (194 lire) per scaricamento (anche a titolo gratuito, come fanno siti quali Clarence). Una suoneria viene inviata dal sito Web tramite un messaggio Sms al telefonino desiderato, sul quale il messaggio viene decodificato e il contenuto viene installato. Possiamo dire che si tratta di un file molto piccolo, di una sequenza numerica similmente a quanto avviene con i file Midi, ben più lontana dal brano originale di quanto potrebbe essere un fedelissimo Mp3.
Stabilendo un importo simile e imponendolo anche ai servizi gratuiti, il rischio è uno solo: potrebbe per assurdo accadere che un sito si trovi a pagare per i download di suonerie composte da pochi bip più di quanto un grande portale musicale paga per mettere a disposizione dei propri utenti l’intero repertorio musicale in formati ad alta qualità come Mp3.

Pubblicato su: http://mytech.it/flash/2001/05/07/suonerie-dei-cellulari-arriva-la-licenza/