Archivio dei testi con tag 'italiano'



L’Ikea semideserta

Pensiero random della giornata: magari sarà anche la crisi, ma vedere l’Ikea semideserta (mi è capitato oggi pomeriggio) mi fa pensare che la gente ritenga che il cavallo misto a batteri fecali sia presente anche nel truciolato delle strutture armadio Pax.

Ecofeudo

In attesa di capirci qualcosa sull’annunciata inchiesta de L’Espresso (in edicola domani), segnaliamo che l'”eco villaggio sostenibile” Ecofeudo tra i cui soci ci sarebbe Walter Vezzoli, autista di Beppe Grillo, ha da tempo un proprio sito web (www.ecofeudo.com) nel quale sono descritti vari aspetti del progetto, che però non viene descritto esattamente come “resort” (come fa Repubblica) ma come “villaggio“, apparentemente sia per uso residenziale che commerciale, date anche le varie caratteristiche (tecnologie utilizzate, connessione wi-fi, agricoltura, allevamenti, riciclaggio dei rifiuti e via dicendo) che lo renderebbero autosufficiente. Il nome di Vezzoli non è certo nascosto, apparendo nei credit in basso sulla schermata del sito, oltre che nella pagina dei “Contatti” in cui si legge “Contatta Walter per info sul progetto”.
Peraltro, in un video su YouTube, pubblicato sul canale personale di Vezzoli sin dall’11 giugno 2009 (e della cui descrizione compare anche l’indirizzo del sito web www.beppegrillo.it) si legge anche la dicitura “Sustainable Community by Walter Vezzoli“.

Chi cerca di “scippare” i deputati a 5 Stelle?

Sono apparsi negli ultimi giorni due siti (www.deputati5stelle.it e www.senatori5stelle.it e le analoghe versioni .com) che cercano di convincere senatori e deputati a “sganciarsi” dal loro leader garantendosi l’indipendenza. Recita il testo presente su entrambi i siti: “Questa iniziativa propone ai senatori e deputati eletti di Liberare il MoVimento 5 Stelle dal controllo esercitato da Grillo e Casaleggio, per creare una identità politica realmente indipendente: ”I cittadini del MoVimento 5 Stelle!”.

In un tweet apparso su twitter.com/libera5stelle gli autori dichiarano: “Siamo contro ogni spaccatura del #M5S, amiamo Beppe Grillo ma non sopportiamo l’arricchimento della Casaleggio Associati SRL”.

Chi c’è dietro?

Grazie ai nostri potenti mezzi (ossia una ricerca WHOIS nel database di www.nic.it) siamo in grado di svelare l’arcano.

(er, no, neppure cercando su Netsol.com i relativi domini “americani” si ottiene molto di più: sono stati registrati tramite un proxy per mantenere l’anonimato:

Contact Privacy Inc. Customer 0133708136
96 Mowat Ave
Toronto, ON M6K 3M1
CA

Come potete vedere, è tutta colpa di Pinco Pallino.

C’era bisogno di un po’ di sano giornalismo investigativo, no?

www.unicredit.mah

Qualcuno dovrebbe spiegare a Unicredit che non è necessario apportare cambiamenti a un sito che funziona se tali cambiamenti consistono nel renderlo:

a) più macchinoso
b) ancora più inusabile
c) ancora più inguardabile.

La manina che si muove sulla pagina principale dopo il login a un account Privati è fastidiosa e disorientante.
Il nome del direttore della mia filiale continua a essere sbagliato (era stato corretto e miracolosamente è riapparso quello sballato)
Vorrei accedere più rapidamente a Conto e Carte, non vedere inutile fuffa e fare quattro, cinque click prima di arrivare all’unico contenuto che mi interessa e poter vedere un saldo e/o disporre un bonifico.

Per non parlare del fatto che le Carte di Credito appaiono e scompaiono in continuazione, quando sono visibili non sempre si può accedere agli estratti conto e infine è assurdo che alla fine del 2012 non si possa avere un servizio che si aggiorna in tempo reale.

Se siete in grado di mandarmi sul cellulare la conferma di un acquisto fatto con carta di credito, perché lo stesso dato ci mette 4 giorni per comparire nel mio estratto conto sul computer? Perché un acquisto fatto col Bancomat non può essere registrato subito anche sul sito?
Tutti questi ritardi sono ormai ingiustificabili.

La prossima volta che vi viene in mente di fare un aggiornamento al sito, togliete un po’ di monnezza. Oppure tenete le manine ferme e i soldi in tasca, prima di fare altri danni. Grazie.

P.S. una cosa devo riconoscervela: a differenza delle Poste non staccate la spina tra le 23 e le 6 del mattino. Ma il fatto che in Italia la maggior parte dei siti di Enti o grandi società sia poco usabile se non una monnezza completa (avete mai provato a pagare una bolletta Enel, Enel Gas o Telecom Italia sui rispettivi siti? Può essere un’avventura…) non è una buona giustificazione per le proprie mancanze.

ReTweet, no grazie / ReTweet, no thanks

for all my Twitter friends: the more unwanted shit you retweet onto my stream, the faster I will block you :)

per tutti gli amici di Twitter: più retweet di cagate altrui fate, e prima mi convincete a bloccarvi. :D

ICI 2008 sulla prima casa: Berlusconi la abolì, la SOGET vi chiede di pagarla

Ecco una simpatica cartella “pazza” ricevuta nei giorni scorsi da una mia parente. Continua…

ISTAT, come opporsi all’uso statistico dei dati riguardanti figli con disabilità

Avete un figlio o una figlia con disabilità e l’ISTAT ha pensato bene di rompervi le scatole anche su questo?

Si vede che non bastavano l’inutile Censimento – con una gran mole di dati che lo Stato conosce già benissimo – e l’inutilissima statistica sulle attività produttive, quest’ultima al 99% con domande a cui avete già risposto nel Censimento. Se siete fortunati adesso riceverete un’altra lettera e poi una telefonata per sapere cosa è cambiato da allora (cosa è cambiato rispetto a due mesi fa?!?!? Forse che mi è arrivata un’altra cartella Equitalia ed è aumentato il numero di cause al Giudice di Pace contro la gente che NON MI PAGA?)

Ma torniamo ai figli disabili. Potrebbe esservi arrivata – o più probabilmente potrebbero avervela consegnata a mano a scuola – una circolare (n.SP/375.12) che comunica che l’ISTAT farà rilevamenti su dati che riguardano i vostri figli affetti da disabilità e ciò nell’ambito di una “Indagine sull’inserimento degli alunnni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di 1° grado, statali e non statali“.

Ebbene, anche se tali dati sono in forma anonima e bla, bla, bla, sappiate che avete il potere di far rimangiare a questo Ente (che comincio a pensare sia una delle fonti di spreco di danaro pubblico) un po’ della sua stessa burocrazia, avvalendovi di una norma che consente di opporsi all’utilizzo dei dati dei vostri figli a uso statistico (dell’Art.7, comma 2, D.Lgs. n.322/1989).

Il modello – allestito dal sottoscritto – lo trovate qui, basta compilarlo, firmarlo, consegnarlo alla Segreteria della vostra scuola (comunque decidiate di inviarlo, va sempre trasmesso “al Dirigente Scolastico“, che è la persona preposta a prendere nota di questa volontà, come la stessa circolare ricorda).

Buon divertimento.

Le 6 cose che dimenticheremo in meno di 2 anni

Pinterest: inutile accozzaglia di immagini e link, destinata a essere sommersa dallo spam, dalla pornografia e dalle violazioni di copyright. Sarà buono per altri due o tre mesi per chi ha bisogno di promuovere il proprio sito spacciandoci sopra immagini. Continua…

Chuck D, Rick James & gli altri: musica digitale & cause milionarie

La distribuzione di mp3 è un’operazione di vendita o di licensing, dal punto di vista degli artisti? In un paio di importanti azioni legali, si gioca il futuro del sistema organizzativo imprenditoriale della musica

Continua…

Google compra Rightsflow: i retroscena

Che se ne fa un colosso come Google di una piccola società come Rightsflow, Inc.?

Con base a New York, nata da una costola di eMusic nel 2007, questa società fornisce servizi piuttosto specifici ad operatori del mercato musicale online.
In pratica, permette di fare da ponte tra siti (ed altri operatori) ed editori musicali, un po’ come una “SIAE” del terzo millennio. Continua…

Megaupload: le megastar a sostegno dei “pirati”?

Con un incredibile colpo di teatro, Megaupload presenta “Mega Song”: tra videoclip e spot, le star di Hollywood e della canzone supportano il servizio accusato di pirateria. Subito la prima contromossa, di Universal. Ma potrebbe essere un boomerang

La sorpresa in casa di MPAA e RIAA – le associazioni che raggruppano i grandi produttori cinematografici e musicali d’America – deve essere stata grande. Più di sorpresa forse dovremmo parlare di shock.

Già, perché a parlare in termini di aperto sostegno a Megaupload – il servizio da più parti accusato di violazioni di copyright, gestito dal losco personaggio che risponde al nome di Kim “Kimble” Schmitz – non sono blogger e utenti della rete, e neppure opinionisti e potenziali riformatori delle norme sul diritto d’autore come potrebbero essere gli esponenti del Partito Pirata svedese o tedesco.

Niente di tutto questo. A parlare, sono megastar di Hollywood e della musica. Personaggi pagati profumatamente nei rispettivi settori, e a loro volta catalizzatori di tanti successi, e quindi di proventi per le major. Continua…

SpotMeUp: musicisti gratis su Spotify (ma con l’inghippo)

Musicisti indipendenti attenzione: SpotMeUp non costa nulla ma… vuole le vostre royalty!

Continua…

Musica online: 11 previsioni, un anno dopo

A gennaio avevamo scherzosamente lanciato alcune previsioni sull’andamento del “circo” della musica online per il 2011: quante sono divenute realtà?

Pandora & Grooveshark: successi & grane legali per il mondo dello streaming

In contemporanea, mentre Pandora annuncia degli utili, Grooveshark viene citato in giudizio da Universal per una somma astronomica, con accuse molto pesanti. Eppure, non tutto è come sembra…

Se ci dovessimo fermare in superficie, le notizie degli ultimi due giorni riguardanti due nomi noti nel mondo della musica online in streaming potrebbero essere riassunte così: è il giorno del successo per Pandora e il momento più buio della breve storia di Grooveshark. Continua…

CD Baby: 200 milioni di dollari pagati agli indipendenti

Dalle umili origini ai fasti dell’era digitale: ancora un traguardo importante, per il più grande distributore di musica indipendente

Continua…