Tormentoni web: Rickrolling, quando la popstar diventa mito (virtuale)



Un videoclip musicale di due decenni fa. Un “dirottamento” culturale operato via web. Con risultati insperati per il diretto interessato e l’ingresso nell’immaginario nella generazione di Internet…

Chiamatelo scherzo; chiamatelo “Internet meme” oppure “détournement“ – con un termine caro al situazionista Guy Debord. O più semplicemente, “tormentone” del web, perché è anche di questo che stiamo parlando.

Chiamatelo come volete, ma quello che è successo al cantante Rick Astley nei mesi scorsi e la circolazione – tuttora molto vasta – di un suo vecchio videoclip musicale in Rete sfida anche le più selvagge fantasie di chi si occupa di “guerrilla marketing”. Per il fenomeno è stato coniato il termine “Rickrolling”, che oggi occupa anche una corposa voce di Wikipedia (!).

In pratica: mai visto uno di quei messaggi che invitano a cliccare su questo o quel link e poi vi “dirottano” allegramente da qualche altra parte? Sicuramente sì. Solo che in questo caso non si finisce in un banale sito commerciale (magari per adulti…) dove vi si propone di acquistare questo o quello; ci si trova invece davanti il (non più giovanissimo) performer britannico “congelato” in un successo pop del 1987, eternamente costretto a cantare e ballare “Never gonna give you up” (singolo di grande successo firmato dal team Stock-Aitken-Waterman, praticamente i maestri del pop di rapido consumo di quegli anni).

Lo scherzo inizia a circolare massicciamente nel 2007 ma è solo con il 1° aprile del 2008 che degenera sul serio. Tra l’altro, non manca neppure un video “didattico” sul come riprodurre lo scherzo con i propri amici e colleghi.

YouTube e simili sono pieni di parodie – alcuni di questi clip hanno ormai raggiunto milioni di spettatori – e addirittura lo stesso YouTube ed altri nomi noti del web presentano iniziative che scherzano su questa tendenza o incoraggiano la produzione di altri filmati. In breve, qualsiasi cosa viene “Rickrolled”: programmi televisivi, incontri sportivi dal vivo, una parata in cui lo stesso Rick Astley viene riesumato – in persona! – per un’azione di disturbo che ovviamente prevede la performance in playback del solito pezzo. O una vignetta del “webcomic” Extralife in cui un prete mentre celebra un matrimonio si abbandona a un “Rick roll” fuori programma.

Il culmine del delirio arriva però negli ultimi mesi del 2008: a ottobre Rick ottiene una nomination per gli MTV awards come “Best Act Ever”: il miglior interprete “di tutti i tempi”. E tutto ciò non perché sia in corso un’abile operazione di marketing di qualche casa discografica ma solo in base al voto popolare degli utenti di Internet che ormai, “rickrolled” in massa, prima portano la nomination al loro idolo e, il mese successivo, riescono a fargli ottenere l’ambito premio, con MTV che tenta di boicottare e ridicolizzare la premiazione di Astley (che peraltro rifiuta di presentarsi all’evento).

Il trend non sembra arrestarsi: una delle ultime asssurdità è stata nel periodo natalizio la comparsa di un vasto gruppo di fan su Facebook decisi a scaricare in massa da iTunes il pezzo per poterlo trasformare in un “numero uno” di Natale. L’operazione non è riuscita ma Rick è balzato comunque al n.73 della classifica dello store targato Apple.

E il cantante sta al gioco e si diverte: non ha alcuna intenzione di incidere materiale nuovo; di tanto in tanto riappare per qualche occasione ed esegue i vecchi successi tornando per qualche attimo un paio di decenni indietro nel tempo. Quanto al premio, ha accolto con spirito la bizzarra vittoria affermando che “MTV has been rickrolled”.

E se lo dice lui…

Pubblicato su: http://mytech.it/life/2009/02/23/tormentoni-web-rickrolling-quando-la-popstar-diven/