Virtual Music Composer: la morte della composizione musicale?



LvB’s X – ovvero Laboratory for Virtual Based Sound eXplorer, o per gli amici “Virtual Music Composer” – è un programma di composizione musicale prodotto dalla omonima software house bosniaca (la casa produttrice ha sede a Sarajevo).

Pubblicato in tempo per Natale e in offerta speciale fino all’8 gennaio (la versione PRO, prezzata 249,95 dollari viene offerta al prezzo della standard, con un risparmio di 150 dollari) promette composizione musicale automatica ai limiti della truffa: a dire del produttore, basta programmare una serie di settaggi oppure utilizzare quelli di default ed ecco che la macchina si mette al lavoro e produce musica pronta all’uso e “royalty-free” perché nessun compositore “umano” o editore musicale sono coinvolti nel procedimento. Il tutto quindi suona molto interessante per chi ha bisogno di musica utilizzabile senza licenze in situazioni come siti web o programmi televisivi.

“LvB’s X non è uno strumento; LvB’s X è l’autore della musica”, recita la press release con tono vagamente inquietante.
Ma (a parte il fatto che una versione completa da provare dobbiamo ancora vederla…) siamo certi che – qualora il programma consenta davvero di realizzare qualcosa del genere – molti professionisti finiranno per usarlo e depositare a proprio nome le composizioni così “pigramente” realizzate, col rischio di vedere in giro tante belle opere “originali” che suonano tutte in maniera sinistramente simile (dopotutto, cose del genere si sono già diffuse a macchia d’olio dal momento in cui sono comparse le “sample library”, librerie di campioni e loop da usare liberamente nelle proprie composizioni anche a fini commerciali (la licenza per l’uso dei sample è normalmente inclusa nel prezzo del cd-rom che li contiene).

Immagine tratta da www.lvbsx.com.

Pubblicato su: http://blog.mytech.it/2007/01/virtual-music-composer-la-morte-della-composizione-musicale/