Dal caso Winny a Marilyn Manson: ancora musica, ancora copyright



Il nome fino a poco tempo fa ignoto del trentatreenne professore giapponese Isamu Kaneko è balzato agli onori delle cronache lo scorso 10 maggio aggiungendosi a una lista ormai non più cortissima degli sventurati incappati nelle maglie delle nuove leggi sul diritto d’autore.

L’unica colpa di Kaneko è quella di aver creato Winny, software per la condivisione anonima di file; ma dopotutto, come molti ricordano, il protocollo Ftp e molte altre tecniche di uso comune – per non parlare di una lista infinita di altri
software peer-to-peer – non consentono forse praticamente la stessa cosa? Kaneko, che insegna all’Università di Tokyo, è stato arrestato e rischia quantomeno una pesante multa se non alcuni anni di galera. C’è da dire che con una rapida mobilitazione on line sono già stati praticamente raccolti i fondi per coprire la multa eventualmente appioppata al povero insegnante.

Dopo i noti casi del professor Felten, di DVD Jon” Johansen (e di coloro che come Emmanuel Goldstein hanno contribuito a diffondere il software DeCSS) o di Dmitry Sklyarov, stavolta tocca a un cittadino della terra del Sol Levante, in un paese quindi diverso da Stati Uniti e Norvegia, teatro dei casi precedenti (che avevano in generale un riferimento al famigerato provvedimento noto con la sigla DMCA). Inoltre, il giapponese vanta ora un discutibile primato: è il primo sviluppatore di software P2P ad essere arrestato. Paradossalmente, persino in America, ad alcuni, l’applicazione di sanzioni penali pare eccessiva.

Va anche aggiunto, comunque, che secondo fonti della polizia giapponese (che riporterebbero alcune dichiarazioni dell’arrestato) Kaneko avrebbe un atteggiamento particolarmente ostile ai detentori di copyright e le attuali normative, e pertanto avrebbe intenzionalmente creato e diffuso il proprio software proprio per “incitare” alla violazione delle leggi.
Il secondo caso del mese è anch’esso legato a musica e copyright ma esula dall’ambito del P2p: stiamo parlando della vicenda che vede da una parte la popstar Marilyn Manson – al secolo Brian Warner – e dall’altra Scott Putesky, produttore ed ex membro del gruppo “The Spooky Kids”. La pubblicazione di un cd e un dvd da parte dell’etichetta Empire Musicwerks ha suscitato le ire di Manson, secondo il quale i contenuti dei due supporti violerebbero diversi copyright.

Secondo I legali della controparte, invece, l’ingrato e geloso Manson vorrebbe solo stroncare la carriera dei suoi ex collaboratori, cui in realtà dovrebbe buona parte del proprio successo, e perciò starebbe cercando di bloccare una pubblicazione legittima. Le richieste di Manson sono piuttosto esose ed includono tra l’altro un risarcimento di 500.000 dollari, il ritiro dalla circolazione e la distruzione del prodotto “incriminato”.

(Si ringrazia Nicola D’Agostino per la collaborazione)

Pubblicato su: http://mytech.it/web/2004/06/03/dal-caso-winny-a-marilyn-manson-ancora-musica-anco/