In morte di Sonific.com



Un altro servizio di musica online che va “temporaneamente offline” o – per non usare eufemismi – muore.

Un altro sito – e sarebbe la seconda volta, dopo l’originale Licensemusic.com – targato Gerd Leonhard.
Forse costui, peraltro autore di libri ed esperto del settore, non è il guru della musica digitale che vorrebbe farci credere?
Tutt’altro: il comunicato con cui si annuncia la chiusura dell’attuale versione di Sonific.com una volta tanto sembra credibile e dice anzi cose molto vere e a tratti spietate.

La chiusura è causata dalla “situazione problematica in tema di licenze musicali e dalla conseguente mancanza di un solido modello di business”.
Leonhard e soci volevano giocare pulito con tutti, major comprese, a differenza dei vari Qtrax, iMeem, iMesh, Bearshare e infiniti altri partiti con progetti dubbi e spesso con un catalogo assemblato coi file non autorizzati messi a disposizione dagli utenti.
Risultato: “ci siamo visti regolarmente presentare richieste di enormi anticipi in denaro e di pagamenti minimi fissi per singolo ascolto, pressioni per cedere ‘gratis’ quote della nostra società e infine anche richieste di restrizioni d’uso a dir poco bizzarre” sui file.

“Per cui” – racconta il CEO e fondatore di Sonific in un comunicato ripreso da Mi2N.com – “abbiamo compreso che una società che voglia fornire servizi di musica in streaming debba alternativamente a) rischiare di subire continue lamentele dagli utenti a causa della mancanza di contenuti; b) fare uso di ogni genere di file audio (e ciò si fa normalmente consentendo agli utenti di caricare i propri Mp3) senza le opportune licenze e perciò ritrovarsi a un certo punto alla completa mercé delle etichette; e c) costruirsi rapidamente un’enorme pubblico sulla base dei contenuti disponibili – autorizzati e non – e poi altrettanto velocemente vendersi a una grossa società che si occuperà di placare le label finché le tasche sono ancora ampie e c’è ancora denaro in abbondanza. Sfortunatamente, nessuna di queste scelte è di nostro gradimento”.

Leonhard ha ringraziato gli 80.000 utenti (con cui si scusa per la chiusura) e i grandi aggregatori indipendenti come CD Baby, unici a credere nel progetto che era soprattutto promozionale e che permetteva con dei widget chiamati SongSpot l’inserimento di musica legale in blog e siti web.

La soluzione al problema per ora Leonhard la lascia ad altri: noi non possiamo fare altro che rendergli onore ed augurare a lui e a Sonific di tornare presto, magari con una formula nuova di zecca, pronta a stupire ancora e magari a spazzar via qualche dinosauro dal mercato.

Immagine tratta da http://www.sonific.com.

Pubblicato su: http://blog.mytech.it/2008/04/in-morte-di-sonificcom/