Le ultime su Napster



Come è noto, Roxio – nota software house produttrice di programmi di masterizzazione – ha acquisito nome, marchio, dominio internet e altre proprietà intellettuali di Napster.
L’offerta del 15 novembre scorso è stata approvata negli ultimi giorni dello stesso mese dal tribunale fallimentare. Dopotutto, Napster non avrà un futuro come distributore di materiale pornografico in mano alla multinazionale “per adulti” Private Media, cosa che fino a poco tempo fa pareva quasi certa.
Nel corso del mese i creditori della società si erano visti recapitare voluminosi plichi con lo stato del patrimonio di Napster, l’offerta di Roxio e altro ancora.
Nel giro di poche ore dall’ufficializzazione della notizia, la dicitura di copyright sulla home page di Napster è stata modificata come segue: “Copyright 2002 Roxio, Inc. All rights reserved. Roxio, Napster, the cat’s logo, the Napster logo and the burning cd logo are either trademarks or registered trademarks of Roxio, Inc. in the U.S. and/or other countries”. Il nuovo padrone è appena arrivato ed ha già piantato la propria bandiera sulla terra appena conquistata.
I piani di Roxio devono essere ancora rivelati: ma disponendo già di un accordo con Pressplay, potrebbero esserci interessanti sinergie con le case discografiche.
A parte, vanno intanto all’asta i restanti beni di Napster: computer, magliette e gadget vari con il logo del gatto.
Le pendenze di Napster Inc. non vengono invece rilevate: nella lunghissima lista dei debiti figurano tuttora voci di ogni genere, dalle cause rimaste in sospeso con etichette e artisti di tutto il mondo (da Prince fino alla cantante iraniana Gogoosh) fino a mancati rimborsi ad alcuni dipendenti della società.

Pubblicato su: http://mytech.it/unmapped/2003/01/28/le-ultime-su-napster/