PRS, YouTube & un ricco piatto di royalties



Se qualcuno pensa ancora che Internet faccia male alla musica o che YouTube sia sinonimo di materiale caricato dagli utenti e spesso di dubbia legalità, ci dica allora come commentare questa notizia: ad aprile 2008, la PRS ha distribuito una cifra record.

La Performing Rights Society è l’equivalente britannico della SIAE per quanto concerne le “perfromance” ossia i diritti di pubblica esecuzione, siano essi relativi ad eventi dal vivo o a trasmissioni radiotelevisive, discoteche, internet e via dicendo.

Per la prima volta è stata superata la soglia dei 100 milioni di sterline: per la precisione la ripartizione quadrimestrale ha raggiunto la quota stellare di 110 milioni, 80 dei quali per autori ed editori degl Regno Unito, 30 per aventi diritto di paesi esteri.

Ma la musica non era in crisi? Certo, l’industria tradizionale e monolitica del disco.
Ma diritto d’autore ed edizioni musicali sono altro dalla vendita del supporto fisico (anche se in molti casi la major che pubblica un disco possiede anche quote editoriali dei brani in esso contenuti); ma a quanto pare a questo record hanno contribuito due fattori importanti: il successo della musica dal vivo in Gran Bretagna e “l’inclusione per la prima volta di royalty da siti di social networking come YouTube“. :)

Immagine tratta da http://www.mcps-prs-alliance.co.uk.

Pubblicato su: http://blog.mytech.it/2008/04/prs-youtube-un-ricco-piatto-di-royalties/