Se l’iPhone entra in Tribunale…



Gadget inutili & status symbol per tanti, apparecchi utilissimi per lavorare per qualcuno: se iPhone e dintorni entrano in un’aula di Tribunale…

Chi non ha l’amico ossessionato dall’ultimo gadget? Il genere di personaggio che quando l’iPod o l’iPhone sono stati annunciati, ha cominciato a fare carte false per averli, perché doveva entrarne in possesso a tutti i costi, generalmente solo per far vedere ai propri conoscenti lo schermo con le iconine colorate e qualche altro effetto speciale, continuando a usarne (magari con difficoltà) più o meno il 5% delle sue funzionalità? E che adesso si prepara con ansia all’arrivo di iPad nelle sue mani (anni fa peraltro la sua moda preferita era cambiare autovettura ogni 6 mesi, ma era anche più dispendioso, oltre che meno agevole)?

Ecco, questo tipo di personaggio è difficile da sradicare (negli anni abbiamo incontrato tra l’altro l’assistente universitario con iPod Nano-feticcio “kawaii”, inutilizzato e appeso al collo; oppure il presidente di una multinazionale dell’mp3 che sfoggiava un orologio-lettore mp3 di cui non comprendeva bene il senso, pur trovandolo molto carino e non rendendosi conto che non comprendeva il proprio business model, fondamentalmente). Per fortuna, non siamo tutti così.

Così, capita anche di trovarsi in Tribunale per una consulenza tecnica e di assistere alla scena dell’avvocato che sfodera un iPhone che con DocScanner scansiona e spedisce in pochi attimi un paio di verbali appena compilati a un collega e ad un perito. E poi fotografa immagini a colori (un po’ più pesantine) che saranno poi inviate anche loro a mezzo e-mail.

Il personaggio dice che presto avrà anche l’iPad, l’ha già prenotato. Il 28 maggio è ormai vicinissimo. Siamo sicuri che ne farà buon uso.

In un contesto dove è difficile vedere tecnologia ben utilizzata, fa piacere incontrare persone che la usano in maniera intelligente. La carta intasa ancora i Tribunali italiani, e i sistemi informatici che pure ci sono e dovrebbero essere d’aiuto – si veda per esempio alcune funzioni del portale www.giustizia.it, che permettono di controllare lo stato delle cause pendenti dinanzi al Giudice di Pace – spesso sono soggetti a guasti e interruzioni varie.

A chi scrive finora era capitato più volte di assistere alla scena di qualche altro legale che con uno scanner “a penna” scansiona i verbali anziché ricorrere alla copisteria del Tribunale o alle terrificanti trafile della burocrazia interna (se siete in vena di pratiche masochistiche, provate a chiedere a un impiegato “scusi, è possibile fare una fotocopia?”). I verbali saranno poi magari scaricati sul pc dello studio e – ove necessario – inviati agli interessati via fax o e-mail.

Questo sembrava già il top della tecnologia.

Di sicuro, finora, le dimensioni di apparecchi e gadget vari e la loro poca intuitività non devono aver incoraggiato i fanatici del vecchio supporto cartaceo. Il 28 maggio, dicevamo, è arrivato. iPad, per favore, aiutaci tu. ;)

[Pubblicato su Mytech]